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Ceccano

Tangenti in Comune. Escono di scena Macciomei, Tanzi e Gizzi

Con la chiusura delle indagini del caso Caligiore da parte della Procura Europea vengono "scagionati" dalle accuse l'ex assessore e i funzionari

roberto caligiore

Roberto Caligiore

Con la chiusura delle indagini del caso Caligiore a Ceccano da parte della Procura Europea escono di scena dall’inchiesta l’ex assessore Angelo Macciomei e i funzionari del Comune di Ceccano, Simona Tanzi e Cesare Gizzi. La Procura li ha evidentemente ritenuti estranei al sistema corruttivo che portò all’emissione delle misure cautelari del 24 ottobre scorso. Resta piuttosto marginale e defilata, anche se non archiviata rispetto al nucleo dell’indagine, anche la posizione dell’ex assessore all’ambiente Riccardo Del Brocco.

Avvisi conclusivi delle indagini da parte della Procura Europea sono stati inviati a Gian Marco Anniballi, Pierfrancesco Anniballi, Stefano Anniballi, Antonio Annunziata, Diego Aureli, Selenia Boccia, Sabina Bonifazi, Roberto Caligiore, Loredana Capasso, Matteo Capuani, Camillo Ciotoli, Patrizia Criscuolo, Vincenzo D'Onofrio, Riccardo Del Brocco, Massimo Del Carmine, Emanuele Gentile, Salvatore Guido, Lucio Maione, Franco Marmocchia, Raffaele Merolla, Giulio Morelli, Elena Papetti, Stefano Polsinelli, Antonio Puppo, Maurizio Puzzuoli, Massimo Rinaldi, Danilo Rinaldi, Alberto Roncone, Frank Ruggiero, Luigi Schiavo, Gennaro Tramontano, Franca Maria Turchetta, oltre alla persona giuridica dell'Antea Produzione e Lavoro. 

L’operazione "The Good Lobby" è stata condotta dall’ufficio romano della Procura europea, che ha portato la Squadra Mobile di Frosinone e il Servizio centrale operativo della direzione Anticrimine di Roma ad eseguire tredici misure cautelari e sequestri patrimoniali per un totale di 570.000 euro lo scorso ottobre. Gli inquirenti hanno scoperto un’associazione a delinquere per la gestione di alcuni appalti assegnati dal Comune di Ceccano per la progettazione e la realizzazione di opere pubbliche con i fondi europei del Pnrr. Incarichi assegnati sempre alle stesse società, pagamento di fatture per operazioni inesistenti emesse da aziende compiacenti. Le quali, dopo aver trattenuto una percentuale, restituivano le somme in contanti. Caligiore, ex sindaco di Ceccano, era promotore e organizzatore, come emerso dalle indagini della Procura Europea. 

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