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Frosinone

Conto salato per la Palestra Coni. Adesso servono 1,8 milioni di euro

Aggiornato il quadro tecnico economico della riqualificazione dell'impianto di via Mola Vecchia

Palestra Coni, scontro al vetriolo

Il palazzetto Coni di piazza Martiri di Vallerotonda

Alla fine sta accadendo quello che in tanti avevano temuto e previsto: i soldi previsti all’inizio, 543.000 euro, per la riqualificazione della palestra Coni non basteranno. Le ultime stime, compiute dai tecnici sulla base dello stato di conservazione dell’opera e dell’aggiornamento dei costi dei materiali, dicono che per mettere a posto l’impianto di via Mola Vecchia servono ora 1,8 milioni di euro. Lo scenario è emerso da un incontro avvenuto di recente tra il Comune e gli amministratori di “Sport e Salute”, proprietaria dell’impianto. Un vero e proprio shock, tuttavia ampiamente prevedibile, tanto che “Sport e Salute” sta ragionando sull’opportunità dell’investimento alla luce anche del fatto che il bene non è ritenuto strategico e, nel recente passato, è stato pure inserito nel piano di dismissioni dall’ex Coni.
Chiusa dal 2018 per volere del proprietario (il Coni), che ha rivoluto le chiavi dal Comune e nella quale si allenavano tante piccole realtà sportive, che nell’impianto di via Mola Vecchia avevano trovato la loro migliore collocazione, la palestra doveva essere oggetto di un progetto di riqualificazione grazie alla collaborazione tra Comune, Regione e “Sport e Salute”. Tuttavia, dopo la firma del protocollo e le tante dichiarazioni trionfalistiche, è seguito il nulla. In tanti avevano segnalato all’allora delegato allo sport Francesco Pallone, in primis il consigliere Angelo Pizzutelli e il presidente della commissione sport Pasquale Cirillo, che il fondo originario di 543.000 euro (del 2021) non fosse più capiente alla luce, soprattutto, dell’aumento dei prezzi dei materiali e del costo della manodopera. Adesso, con la doccia gelata dell’aggiornamento del quadro tecnico economico la strada appare sempre di più in salita. Il Comune sta alla finestra, aspettando i passi di Regione e “Sport e Salute”, ma resta il dato oggettivo del troppo tempo fatto passare tra la prima intesa avuta nel 2021 e la firma del protocollo del 2024.

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