Un episodio inquietante ha turbato la normale attività del Palazzo di Giustizia di Cassino nella mattinata di venerdì 4 aprile. Una donna di 41 anni, di origini brasiliane ma residente nell’hinterland sorano, è stata fermata mentre tentava di accedere al Tribunale con un coltello a serramanico e uno spray urticante al peperoncino nascosti nella sua borsa. L’allarme è scattato durante i controlli di routine effettuati dalle guardie giurate preposte alla sicurezza degli accessi.
La protagonista della vicenda, già nota alle forze dell’ordine, era attesa in aula per un’udienza penale a suo carico. Tuttavia, quando ha appoggiato la borsa sul rullo trasportatore per il passaggio al metal detector, il dispositivo ha segnalato la presenza di oggetti metallici. Insospettiti, i vigilantes hanno proceduto a un’ispezione più approfondita, scoprendo tra le carte processuali il coltello – il cui porto in luogo pubblico è severamente vietato – e lo spray al peperoncino, un’arma di difesa personale che richiede specifiche autorizzazioni.
Immediatamente bloccata, la quarantunenne è stata consegnata ai Carabinieri della Stazione di Cassino, in servizio di vigilanza presso le aule giudiziarie. I militari l’hanno denunciata alla Procura della Repubblica di Cassino per il reato di porto di armi e oggetti atti ad offendere. Al momento, sono in corso accertamenti per chiarire le intenzioni della donna: gli investigatori stanno verificando se gli oggetti sequestrati fossero destinati a un’eventuale legittima difesa o se celassero scopi più preoccupanti.
L’episodio ha riportato l’attenzione sull’importanza dei controlli di sicurezza nei luoghi sensibili come il Tribunale, dove il lavoro delle guardie giurate e delle forze dell’ordine si è rivelato fondamentale per prevenire potenziali situazioni di pericolo. La vicenda è ora nelle mani della magistratura, che approfondirà il caso nei prossimi giorni.