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Troppo smog, la qualità dell'aria non migliora. Fare Verde presenta denuncia a Bruxelles

Trentasei sforamenti dei limiti massimi di Pm10 dall’inizio dell’anno. L’associazione: «Superamento sistematico e continuato per almeno sedici anni»

Troppo smog, la qualità dell'aria non migliora. Denuncia a Bruxelles

La centralina per il rilevamento degli inquinanti atmosferici che si trova nei pressi della stazione ferroviaria

Più della metà dei giorni trascorsi dall’inizio dell’anno con le polveri sottili oltre i limiti consentiti. E allora, come aveva preannunciato, l’associazione ambientalista “Fare Verde Provincia di Frosinone Aps” segnala il caso Ceccano alla Commissione europea denunciando il mancato rispetto della direttiva sulla qualità dell’aria dell’Ue. La segnalazione è scattata al compimento del trentaseiesimo giorno di sforamento del Pm10, uno in più del limite annuale per considerare l’aria accettabile. Fare Verde ha constatato che «il numero dei travalicamenti del limite imposto dalla normativa italiana per le polveri sottili è stato superato con 36 travalicamenti per il Pm10. Questo dato è la chiara dimostrazione che le azioni poste in essere per il contrasto all’inquinamento dell’aria, previste dal Piano di risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio, non hanno apportato alcun miglioramento all’inquinamento, tanto che la qualità dell’aria resta pessima anche nel 2025. È stato calcolato che al momento le giornate di travalicamento dei limiti giornalieri per il  Pm10 rappresentano il 54,4 % dei giorni del 2025, quindi più giorni di aria inquinata rispetto a quelli con aria pulita».

Il gruppo ambientalista si dice «sorpreso di fronte alla gravità dei superamenti che si ripetono ormai da troppi anni senza che il Comune di Ceccano sia stato dotato di centralina per il rilevamento puntuale del Pm 2,5. Dati questi ultimi indispensabili per la stima delle malattie e delle mortalità precoci indotte dall’inquinamento dell’aria». Fare Verde ricorda la condanna comminata nel 2020 dalla Corte di giustizia all’Italia anche per lo smog registrato a Ceccano e che nonostante questa «non si riscontrano azioni concrete che hanno evitato il superamento del limite massimo consentito dalla permissiva normativa italiana. Il superamento dei valori limite giornaliero e annuale fissati per il Pm10 è stato sistematico e continuato per almeno sedici anni. Il diritto dell’Unione europea è stato violato per l’ennesima volta a Ceccano».

Da qui la decisione segnalare a Bruxelles «il mancato rispetto della Direttiva europea 2008/50/CE (violazione del diritto dell’Unione) per la qualità dell’aria e della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione del 10 novembre 2020 (C-644/18)”. Denuncia inviata il 9 marzo, con ricevuta di recapito del giorno successivo: “La nota è stata protocollata come denuncia con il numero CPLT(2025)00359. I servizi della Commissione provvederanno a esaminare la denuncia secondo il diritto dell’Unione applicabile».

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