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Cassino

Ater tra i super morosi dell’Imu

Il Comune chiede all’Azienda oltre un milione e mezzo di euro per il mancato introito dell’imposta per il 2012-2015. Vista la grave difficoltà dell’ente per l’edilizia residenziale potrebbe scattare il pignoramento presso terzi, cioè la Regione

Ater tra i super morosi dell’Imu

Un milione e mezzo di euro per le casse del Comune di Cassino. Una cifra imponente, quella chiesta all’Ater per l’Imu non pagata sulle case popolari. E che ora - vista l’inadempienza della stessa Azienda territoriale per l’edilizia residenziale - potrebbe essere chiesta alla Regione Lazio.
Una questione, quella legata al mancato pagamento dell’imposta municipale unica sulle case popolari, che interessa non solo Cassino né soltanto la provincia di Frosinone, con contenziosi aperti in tutta Italia. E sentenze in contrasto tra loro. Ma il Comune guidato da Enzo Salera è uno dei primi ad aver attivato la procedura - per questo tipo di vicende giudiziarie - di pignoramento presso terzi. Ovvero, presso la Regione Lazio, proprietaria dell’Ater.

L’analisi di Salera
«Ho iniziato le attività di accertamento nel 2012, quando ero assessore al Bilancio - ha spiegato il sindaco Enzo Salera - Ovviamente parliamo di soldi dovuti con ricorsi vinti e sentenze già solide, che hanno dato ragione al Comune per quello che riguarda le annualità 2012-2015. Per le altre risultano invece ancora pendenti dei ricorsi». Che, prospetti alla mano (almeno fino al 2020), potrebbero valere ancora oltre due milioni e mezzo di euro per il Comune della città martire. Intanto il Comune ha avviato l’iter (per le annualità 2012-2015) richiesto, con un avviso di messa in mora indirizzato alla Regione. E nei primi dieci giorni di marzo potrebbe essere attivato il secondo step: l’ingiunzione di pagamento. Se entro altri 30 giorni non dovessero esserci corresponsioni, si potrebbe arrivare al pignoramento presso la Regione. «Questo è un obbligo del Comune. Se non ci attivassimo, infatti, potremmo incorrere in una ipotesi di danno erariale» ha aggiunto Salera.

Una situazione assai difficile, che riguarda i Comuni della provincia di Frosinone, di Roma e le municipalità di mezza Italia. Il quadro e è complesso: da un lato ci sono sentenze - come alcune recenti per l’Abruzzo e la Puglia - della Corte di Cassazione che avrebbe ribadito l’esenzione Imu per gli alloggi sociali. Dall’altro, invece, ci sono i ricorsi vinti che attesterebbero la congruità delle somme da corrispondere. In mezzo, l’Ater. Che da una parte sostiene attraverso altrettanti ricorsi come le case popolari siano di fatto alloggi sociali e quindi «meritevoli di esenzione Imu», e dall’altra mette ancora una volta nero su bianco lo stato di profonda difficoltà dell’Azienda.

Parla Iannarilli
«Con 9 euro al mese di affitti, senza voler considerare la morosità, dobbiamo corrispondere le spese di manutenzione, registrazione dei contratti e tutto il resto: è tecnicamente impossibile. Altro paradosso: i Comuni hanno il compito di assegnare gli alloggi a persone in difficoltà, ma noi dovremmo pagarci l’Imu. Chiaramente c’è qualcosa che non va a livello normativo. Se ne sta parlando a livello della Commissione parlamentare e regionale» ha spiegato il commissario Ater Antonello Iannarilli, che ha preso in mano la patata bollente che ovviamente non fa riferimento alla sua gestione.

«Bisogna rivedere la norma perché è chiaramente impossibile affrontare queste spese. Occorre dimostrare che le case sono alloggi sociali - ha continuato - come abbiamo fatto in giudizio nelle ultime controversie, che abbiamo vinto. Una situazione difficile non solo per la provincia di Frosinone. L’Ater di Roma mi sembra che debba pagare oltre 150 milioni di Imu. Che la nostra situazione non sia florida, poi, è sotto gli occhi di tutti: abbiamo avuto persino il blocco dei mezzi, pignoramenti alle attività commerciali, sempre per l’Imu. Vediamo cosa accadrà a livello normativo».
«Noi abbiamo anche proposto ai Comuni di prendersi degli appartamenti e gestirli direttamente come già accaduto in alcune regioni. Si dovrà valutare» ha aggiunto il commissario.

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