Ricattato da trans e complice

Va con una trans e viene ricattato. Il denaro in cambio del silenzio. Altrimenti avrebbero informato amici e familiari in ordine alla presunta inclinazione al sesso a pagamento. I ricatti sono proseguiti fino a quando, otto mesi fa, la vittima, un giovane di Sora, ha deciso di dire basta denunciando il fatto alla polizia. Sono finiti così nei guai una trans di 31 anni e una complice di 41, residenti a Sgurgola. Nei giorni scorsi sono state concluse le indagini preliminari.
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’arresto della trentunenne e della quarantunenne è avvenuto a inizio aprile a Sgurgola. All’atto della consegna del denaro si sono presentati anche gli agenti. Accusate, inoltre, di resistenza a pubblico ufficiale. Alla vista degli agenti hanno opposto resistenza e la trentunenne li ha minacciati anche con un coltello. Dopo la convalida dell’arresto per la quarantunenne, difesa dall’avvocato Mario Cellitti, non è stata disposta alcuna misura, mentre per la trans, difesa dall’avvocato Andreina Ciotoli, il divieto di avvicinamento alla vittima, con l’applicazione del braccialetto elettronico. Ieri la notifica della conclusione delle indagini.

La vicenda

Il ragazzo sorano sarebbe stato costretto due volte a consegnare il denaro in cambio del loro “silenzio”. Una prima volta, 80 euro, la seconda 100. Se non avesse dato i soldi avrebbero raccontato tutto ai familiari. Avrebbero detto loro che era un cliente abituale. La vittima dell’estorsione si è rivolta alla polizia raccontando l’incubo che stava vivendo. Gli agenti della Squadra Mobile hanno avviato subito le indagini, unitamente ai colleghi del commissariato di Sora. È stato organizzato un incontro a Sgurgola per la consegna dei soldi. Soldi che il giovane avrebbe dovuto consegnare alla quarantunenne. Ma la coppia non immaginava che sarebbero arrivati i poliziotti. La trans accusata di estorsione, la complice in concorso per tentata estorsione ed entrambi per resistenza a pubblico ufficiale.