Urla e insulti contro il sindaco Fiordalisio

Atmosfera pesantissima nel centro lepino, dove il sindaco Lucio Fiordalisio ha denunciato pubblicamente l’azione di un consigliere comunale d’opposizione che, «dimenticando il ruolo istituzionale ricoperto e a servizio della comunità, ha tentato in tutti i modi di bloccare l’assegnazione di un alloggio popolare per interessi personali».

I fatti sono avvenuti mercoledì scorso e Fiordalisio ha raccontato di «urla, minacce e insulti ai dipendenti presenti e al sottoscritto, reo di aver semplicemente eseguito il proprio ruolo». La vicenda aveva avuto un prologo nei giorni precedenti, con aspetti inquietanti. Stando a quanto ha ricostruito il primo cittadino «lo stesso consigliere era salito negli uffici comunali inveendo e aggredendo verbalmente altri dipendenti.

Sembra di essere tornati indietro al regime di qualche anno fa. Dipendenti comunali scossi, amministrazione sbigottita e per quanto mi riguarda sono molto preoccupato per la mia incolumità, anche perché nei giorni scorsi, personaggi noti alle forze dell’ordine, pensando di non essere visti, si aggiravano con fare sospettoso nei pressi della mia casa. Dopo anni in cui abbiamo subìto denunce, esposti, illazioni, provocazioni, calunnie, ora si è raggiunto l’apice della vergogna».

Parole durissime e che parlano di un clima che dire difficile è solo un eufemismo. Fiordalisio ha lamentato che non ci siano più condizioni serene per poter operare e, per tale ragione, ha chiesto degli incontri urgenti con prefetto e questore: il primo appuntamento è in calendario mercoledì. Non esclusa anche la presentazione di una querela.

«Esporrò i gravi episodi e il clima in cui si è costretti a operare. Oggi c’è una tensione creata ad hoc per arrivare alle prossime elezioni e tentare di governare Patrica con metodi che disconosco, lontani anni luce dal nostro operato», ha detto il sindaco.