Spazio satira
Roccasecca
28.04.2024 - 09:26
L’addio a Sante Fraioli, venuto a mancare a 66 anni
Una chiesa gremita per l’ultimo saluto a Sante Fraioli, da tutti conosciuto come Sandrino, colonna portante della Misericordia di Roccasecca. Volontario impegnatissimo nella Misericordia e della protezione civile, montava gli ospedali da campo della Misericordia e ne curava la manutenzione in tutto e per tutto. Finanziere in pensione, sposato con tre figli - nelle forze dell’ordine - è venuto a mancare a 66 anni dopo un lungo calvario fatto di ricoveri e di trasferimenti in diverse strutture del territorio e poi a Roma.
«Non mancano ostacoli nella nostra storia quotidiana, salite troppo ripide per le nostre misere forze. Ma grazie a Dio incontriamo anche creature umane che, senza spendere troppe parole, si spendono per gli altri, ogni giorno, fino all’ultimo respiro - ha ricordato monsignor Giandomenico Valente nella sua omelia - Sandrino era così: un figlio, un fratello, un marito, un padre, un nonno, un servitore dello Stato, un cristiano dalla fede concreta, un volontario a tempo indeterminato, un amico fedele, un uomo che nei giorni sereni o con il mare in tempesta non ha tirato i remi in barca, non si è arreso di fronte a niente, perché aveva sempre una meta da raggiungere, a tutti i costi, fino all’ultimo traguardo: il Cielo».
Poi ha aggiunto: «Io avrei finito. Ma c’è ancora una cosa che se non la dico mi scoppia dentro. Vorrei rivolgere una specie di appello a chi lavora negli ospedali. Sandrino, senza essere né medico né infermiere, si è chinato con delicatezza e con premura sul dolore della gente. Oggi mi procura un senso di amarezza pensare che in quest’ultimo faticoso tratto di strada, quando ha avuto bisogno lui di un Buon Samaritano che lo rimettesse al mondo, non ha trovato sempre quella dose di umanità che dovrebbe essere la prima medicina nei luoghi della sofferenza.
Siamo persone degne di attenzione e di premura e, se non l’avete imparato dal Giuramento di Ippocrate, provate almeno a immaginare che su quella scomoda barella, nello squallore di un pronto soccorso, ci sia vostro padre, vostra madre, un fratello. Abbiate pazienza e scusate il disturbo».
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