Cerca

Frosinone

Provincia, si vota a febbraio

La data cerchiata in rosso sul calendario è quella di domenica 22: ma dovrà essere ufficializzata. In palio i 12 posti da consigliere. Sfida tra Fratelli d’Italia e Pd per il primato tra gli amministratori

Provincia, si vota a febbraio

Domenica 22 febbraio 2026: è la data più probabile per le prossime elezioni provinciali. In palio ci saranno i 12 posti da consigliere.

Il mandato di quelli attuali scadrà poco prima di Natale e si andrà in “prorogatio”. Da quel momento in poi ci saranno novanta giorni di tempo per fissare ufficialmente la data delle elezioni. La competenza è del presidente Luca Di Stefano. Dalle indiscrezioni filtrate, però, il 22 febbraio è l’opzione cerchiata in rosso. Alle urne si andrà ancora una volta con la legge Delrio, in vigore dal 2014. Significa che gli aventi diritto sono sindaci e consiglieri dei 91 Comuni. Non solo: soltanto sindaci e consiglieri potranno candidarsi.

Evidente che le liste (ognuna delle quali potrà contenere fino a 12 nomi) dovranno essere presentate un mese prima. Ergo, dopo le festività natalizie, tutti i partiti e le liste civiche dovranno accelerare.
Si riparte dal precedente del 2023. Due anni fa centrodestra e centrosinistra pareggiarono a livello di consiglieri eletti: 6-6. Da una parte Fratelli d’Italia (3), Lega (2), Forza Italia (1). Dall’altra La Provincia dei Cittadini (5) e Provincia in Comune (1). I risultati furono questi: La Provincia dei Cittadini al 35,26%, Fratelli d’Italia al 24,13%, Lega al 19,04%, Forza Italia al 14,04%, Provincia in Comune al 7,53%. La Provincia dei cittadini comprendeva Pd, Azione, Italia Viva, Possibile e Demos. Insomma, il centrosinistra. Complicato che quello schema possa essere riproposto adesso.
In ventiquattro mesi si è andati al voto in diversi Comuni e quindi la situazione è mutata parecchio. Ma è bene precisare che alle provinciali a fare la differenza sono gli amministratori locali.

Fratelli d’Italia punta al sorpasso sul Partito Democratico, che ha sempre eletto più consiglieri provinciali di tutti.
Ci sono quindi le fasce di ponderazione. Il meccanismo è noto: nei Comuni più grandi ogni singolo consenso “pesa” maggiormente rispetto a quelli piccoli. Dicevamo di Fratelli d’Italia. Sul versante delle candidature il parlamentare e presidente provinciale del partito Massimo Ruspandini non scopre le carte. Sta valutando la situazione con grande attenzione, consapevole dell’importanza degli assetti e degli equilibri. Sicuramente saranno candidati i 3 consiglieri uscenti: Alessandro Cardinali, Andrea Velardo, Sergio Crescenzi. Per il resto, circola molto il nome del capogruppo di FdI al Comune di Frosinone, Franco Carfagna.

Anche il Partito Democratico ripartirà dagli uscenti. Ma dovrà gestire la contemporaneità di due appuntamenti chiave. Il primo: la lista delle provinciali dovrà essere presentata intorno al 22 gennaio. E sempre a gennaio, dal 9 al 25, si aprirà la fase decisiva della stagione congressuale. Con le assemblee dei circoli. Il 26 ci sarà la proclamazione dei risultati. Mentre l’assemblea provinciale di insediamento degli organismi sarà tenuta entro il 7 febbraio. Tutto questo per dire che servirà comunque un’intesa tra le diverse “correnti” nella definizione della lista per le provinciali. Non sarà semplicissimo considerando le dinamiche congressuali. Comunque i Democrat ripartiranno dagli uscenti: Alessandro Mosticone, Enrico Pittiglio, Luigi Vittori, Antonella Di Pucchio. Dovrebbero essere della partita pure Barbara Di Rollo ed Emanuela Piroli, presidenti dei consigli comunali, rispettivamente, di Cassino e Ceccano. Una considerazione va fatta per il ruolo che intenderà svolgere il sindaco di Cassino Enzo Salera: due anni fa indicò Gino Ranaldi, che venne eletto. L’obiettivo non è cambiato: fare eleggere consigliere provinciale un esponente di Cassino.

Pure nella Lega i due uscenti saranno in lista per il bis. Parliamo di Luca Zaccari e Andrea Amata. Tra i possibili candidati anche Umberto Santoro, Lino Caschera, Marco Fiorini e Diego Violo.
In Forza Italia ci sarà Pasquale Cirillo, segretario cittadino degli “azzurri” a Frosinone. Nell’ambito di una staffetta concordata con il consigliere provinciale uscente Maurizio Scaccia, anche lui amministratore del capoluogo. Potrebbe essere candidato alle provinciali Gioacchino Ferdinandi, sindaco di Piedimonte San Germano.

Infine la lista Provincia in Comune di Luigi Vacana, che punta all’ennesima conferma tra gli scranni dell’ente di piazza Gramsci. Ma in lista ci saranno quasi sicuramente pure Andrea Vizzaccaro, Pietro Ferone, Claudia Crescenzi. Tornando a Luigi Vacana, al Comune di Frosinone ha annunciato il sostegno alla candidatura a sindaco, nel 2027, di Vincenzo Iacovissi, vicesegretario nazionale e capogruppo del Psi. I Socialisti hanno già annunciato che si presenteranno con una coalizione di quattro liste: oltre a quella di partito, Frosinone Aperta, Area Vasta e Provincia in Comune. Il capogruppo di Frosinone Aperta sarà Armando Papetti, anche lui consigliere comunale di Frosinone. La strategia di Vacana è evidente: poter contare su due voti ponderati di Frosinone, ognuno dei quali conta 306 punti.

I risultati delle elezioni provinciali avranno degli effetti politici importanti. Come sempre: negli equilibri dei partiti ma pure nei Comuni. Specialmente in quelli nei quali gli equilibri nei vari schieramenti (di maggioranza e di opposizione) sono assai fragili. Due anni fa, per esempio, fu proprio l’esito delle provinciali a dare il via alla crisi all’interno del centrodestra al Comune di Frosinone.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione

Ultime dalla sezione