Frosinone
03.11.2025 - 09:00
L’immagine di una seduta del consiglio comunale di Frosinone
Nel question time di mercoledì prossimo il tema delle mozioni dell’ultima seduta consiliare verrà sicuramente riproposto. Non mancheranno interrogazioni su quanto accaduto. Riguardavano la situazione della Striscia di Gaza. Per la precisione erano stati presentati sia un ordine del giorno (da parte di Domenico Marzi) sia una mozione vera e propria (da Anselmo Pizzutelli e altri). La coalizione che sostiene il sindaco Riccardo Mastrangeli è uscita dall’aula prima che iniziasse il dibattito. Anche gli assessori. È rimasto soltanto il vicesindaco Antonio Scaccia a rispondere alle domande delle opposizioni. Alla fine non si è votato nulla, ma le polemiche sono schizzate alle stelle. Non solo. Sul piano strategico il Pd e i “dissidenti” del centrodestra hanno capito che, unendo le forze, in seconda convocazione possono provare a mettere in difficoltà lo schieramento di governo. È un paradosso, ma fino ad un certo punto.
In prima “chiama” servono almeno 17 presenti su 33. E per quasi tutto il 2025 la Lista Marzi ha garantito il numero legale, con Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli e Carlo Gagliardi. Non Armando Papetti, che infatti ha specificato in più di un’occasione che non intende fare il “diciassettesimo”. Fra l’altro nel 2027 concorrerà con la coalizione di quattro liste voluta dal Psi, a sostegno della candidatura a sindaco di Vincenzo Iacovissi. Ma con il ripristino della seconda convocazione (quando per la validità della seduta bastano 12 presenti) è evidente che il ruolo della Lista Marzi non è più decisivo. Democrat e “dissidenti” arrivano a 12. Su alcuni temi può aggiungersi il Psi (1). E poi c’è la Lista Marzi (4). Infine, non va dimenticato un ulteriore elemento. Questo: Fratelli d’Italia (5), il presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri (indipendente) e Andrea Turriziani (Lista Marini) hanno detto chiaramente a Mastrangeli di considerare fondamentale trovare il “diciassettesimo”. In modo da avere una maggioranza perlomeno numerica. Ma la quota di sicurezza non è stata raggiunta e il no della “galassia della Lega” all’ipotesi di attribuire la delega all’urbanistica al consigliere Carlo Gagliardi (Lista Marzi) ha prodotto ulteriore nervosismo.
Ecco perché se il question time sarà un termometro importante per capire la situazione, soltanto la seduta ordinaria rappresenterà la vera prova del nove. Ecco perché tutti stanno studiando la mappa degli schieramenti. E dei possibili “blocchi”. La “galassia della Lega” conta 7 consiglieri: 1 del Carroccio, 3 della Lista per Frosinone, 2 della Lista Ottaviani e Marco Sordi (Lista Vicano). Anche il sindaco Riccardo Mastrangeli è in quota Lega, ma dovrà necessariamente tenere un profilo super partes. Da tempo si notano delle convergenze tra Fratelli d’Italia (5), Massimiliano Tagliaferri (indipendente) e Andrea Turriziani (Lista Marini). Pure in questo caso siamo a 7. Infine c’è Claudio Caparrelli (Polo Civico), che finora è rimasto equidistante tra le due diverse aree. Ma in ogni caso il punto politico è che anche in seconda convocazione la coalizione trasversale ha l’obiettiva necessità di una sostanziale unità di intenti.
La Lista Marzi continuerà a valutare le singole delibere di volta in volta. E non parteciperà ad iniziative come le dimissioni di massa o la mozione di sfiducia. Però il sostegno “a prescindere” non appare più scontato. Da qualche giorno si sente parlare dell’ipotesi di lavorare ad un coordinamento delle opposizioni. Sia sul piano amministrativo che sul versante delle strategie consiliari.
Anche nelle ultime ore ci sono stati dei contatti tra esponenti del Pd (3), di FutuRa (3) e Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (eletti nella Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (eletto nella Lega). Pure Forza Italia (3) è all’opposizione. In questo caso c’è un profilo anche politico, che si proietta inevitabilmente sulle prossime elezioni del 2027. Nel senso che Democrat e “azzurri” dovranno tenere conto delle strategie e delle scelte nazionali e regionali dei rispettivi partiti. Considerando che Frosinone è un Comune capoluogo. Però intanto nell’ambito della tattica all’interno dell’aula di Palazzo Munari i confronti ci sono. Anche perché tra il gruppo “azzurro” e Mastrangeli la distanza rimane siderale.
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