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Frosinone

Comune, tre giorni di fuoco in Consiglio

Question time, seduta ordinaria in prima e seconda convocazione: posta in palio politica alta e delicata. Equilibri e rapporti destinati a cambiare. All’orizzonte il difficile test delle candidature alle provinciali

Comune, tre giorni di fuoco in Consiglio

L’immagine di una seduta del consiglio comunale di Frosinone

Un trittico di appuntamenti per il consiglio comunale di Frosinone. Si comincia mercoledì 8 ottobre alle ore 18 con il question time, vale a dire le interrogazioni a risposta immediata e le interpellanze. Poi la seduta ordinaria, fissata per il 9 alle 8.30 e per il 10 alle 18.30. Rispettivamente in prima e in seconda convocazione. Gli argomenti all’ordine del giono sono nove, tra i quali l’approvazione del bilancio consolidato per l’esercizio 2024. Ci sono pure cinque riconoscimenti di altrettanti debiti fuori bilancio. Infine due tematiche riguardanti la situazione del Medio Oriente. Un ordine del giorno a firma del consigliere Domenico Marzi sulla necessità di una tregua nella Striscia di Gaza e una mozione presentata da Anselmo Pizzutelli (e altri) sulla condanna di quanto sta accadendo a Gaza. Tematiche sulle quali emergeranno le posizioni politiche dei singoli gruppi. L’obiettivo è esattamente questo.

Lo scenario
La seconda convocazione mancava da dieci mesi. Mentre in “prima” occorrono almeno 17 presenti su 33, in “seconda” ne bastano 12. Uno sguardo a quelle che sono le posizioni nell’aula di Palazzo Munari. La coalizione trasversale che sostiene il sindaco Riccardo Mastrangeli arriva a quota 16 (su 33). Questa la composizione: 5 consiglieri di Fratelli d’Italia, 3 della Lista per Frosinone, 2 della Lista Ottaviani, 1 della Lega. Ai quali bisogna aggiungere il sindaco Riccardo Mastrangeli, il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (che due mesi fa ha lasciato la Lista Ottaviani) e Marco Sordi, esponente della Lista Vicano ma ormai parte integrante della “galassia della Lega”. Sordi ha partecipato al recente evento annuale di Pontida. Poi ci sono i 2 esponenti che nel 2022 furono eletti nelle file dell’opposizione: Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Dicevamo che per dieci mesi le sedute ordinarie si sono svolte esclusivamente in prima convocazione. La Lista Marzi ha garantito il numero legale. Grazie alle presenze di Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli e Carlo Gagliardi. Non di Armando Papetti, che ha già annunciato che nel 2027 farà parte della coalizione “La Frosinone di Domani”, composta da 3 liste: il Psi, Frosinone Aperta (della quale Papetti sarà capolista) e Area Vasta. Candidato a sindaco sarà Vincenzo Iacovissi del Psi. Il quale naturalmente è consigliere comunale. All’opposizione. Come all’opposizione sono i 3 consiglieri del Pd e i 9 “dissidenti” eletti nel centrodestra: 3 di Forza Italia, 3 di FutuRa, 2 della Lista Mastrangeli, 1 della Lega. Difficile ipotizzare cosa potrà succedere, ma è evidente che in ogni caso la seconda convocazione concede un maggiore spazio di “agibilità politica” ad una coalizione, quella trasversale, con il fiato corto sia sul piano numerico che politico. Poi bisognerà vedere gli eventuali contraccolpi. In “seconda” sia la Lista Marzi che la civica che fa riferimento a Michele Marini e il Polo Civico vedono attenuata la loro caratteristica di essere determinanti. Mentre Fratelli d’Italia e Lista per Frosinone indubbiamente riguadagnano terreno.

Provinciali e giunta
Le candidature alle provinciali saranno come al solito un test indicativo. Esattamente come nel 2023. Nicola Ottaviani appare intenzionato a puntare ancora sulla conferma di Andrea Amata, consigliere di Vicalvi. E dunque chiederà il “pieno” di voti ponderati alla “galassia del Carroccio”: Lega, Lista per Frosinone, Lista Ottaviani, Marco Sordi. E Riccardo Mastrangeli. Potrebbe altresì chiedere il sostegno del Polo Civico. Dal canto suo Fratelli d’Italia intende eleggere un esponente del capoluogo e il nome che circola è quello del capogruppo Franco Carfagna. Con ogni probabilità sia FdI che Lega si aspettano delle risposte dalla maggioranza. Ma la coperta rischia di essere corta. Sicuramente pure Forza Italia cercherà di portare nell’aula della Provincia un esponente di Frosinone. L’attuale consigliere provinciale è Maurizio Scaccia. Per il Pd occorre attendere le strategie finali, ma non è un mistero che Angelo Pizzutelli vorrebbe essere messo nelle condizioni di avere una candidatura eleggibile. Quanto ai “dissidenti”, certamente delle strategie verranno effettuate. L’assetto della giunta da quasi quindici mesi è parametrato su 8 assessori. Si può arrivare a 9. Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha ribadito nei giorni scorsi come la “casella” sia stata lasciata libera per una eventuale ricomposizione dei rapporti con Forza Italia. Possibilità che però attualmente appare assai remota. Il botta e risposta tra il senatore Claudio Fazzone (coordinatore regionale degli “azzurri”) e il consigliere Pasquale Cirillo (segretario cittadino di FI) da una parte e Riccardo Mastrangeli dall’altra è stato al vetriolo. Dicevamo che con la seconda convocazione alcuni equilibri potrebbero mutare. In particolare nei confronti degli esponenti eletti nel centrosinistra tre anni fa. Poi c’è la prospettiva del quadro delle alleanze per il 2027, che potrebbe mutare. Lo stesso Mastrangeli non disdegnerebbe uno schema simile a quello attuale. Ecco perché nell’agenda politica cittadina potrebbe essere inserito presto il tema di una rappresentanza in giunta alla Lista Marini (da mesi in pole position c’è Francesco Trina) o del Polo Civico. Oppure della stessa Lista Marzi nel caso di un accordo di tipo programmatico-amministrativo. C’è chi continua a sottolineare il fatto che Frosinone è un Comune capoluogo e che di conseguenza sul tavolo regionale del centrodestra prima o poi la questione di Forza Italia arriverà. Per adesso, però, nessun segnale.

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