Spazio satira
Frosinone
12.06.2025 - 11:00
Un'immagine della giunta del Comune di Frosinone
Riccardo Mastrangeli non procederà all’azzeramento di giunta. In ogni caso non “al buio”. Fra l’altro il Sindaco mostra sicurezza sul versante delle risposte che nei prossimi mesi si aspetta la Lista Marzi. A proposito della vendita dell’ex Mtc (e al conseguente spostamento degli uffici comunali presso lo stabile di piazza VI Dicembre) e della riattivazione dell’ascensore inclinato. Discorso diverso per quanto riguarda invece la posizione di Fratelli d’Italia. Ma procediamo con ordine. La Lista Marzi (4 consiglieri) si sta rivelando decisiva per gli equilibri e gli assetti in aula consiliare. In particolare con il voto di astensione sul bilancio e soprattutto sul rendiconto. Ruolo determinante perché da quando le sedute di consiglio vengono fissate esclusivamente in prima convocazione, è fondamentale mantenere il numero legale. Ergo, almeno 17 su 33 in aula. In questo momento la coalizione trasversale che sostiene il Sindaco si ferma a quota 16. Dunque l’asse programmatico con Domenico Marzi è “vitale” per Riccardo Mastrangeli.
L’azzeramento è un’opzione che circola da mesi, finalizzata soprattutto a provare a ricomporre la maggioranza di centrodestra uscita dalle urne tre anni fa. Ma il percorso è in salita. Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone (FutuRa), Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega) hanno votato no sia al bilancio che al rendiconto. La rottura politico-amministrativa con Mastrangeli appare definitiva. Il gruppo di Forza Italia si è astenuto sul bilancio mentre ha espresso voto contrario sul bilancio. E il segretario cittadino Pasquale Cirillo ha criticato in maniera forte il “modello Mastrangeli”, sottolineando come gli “azzurri” siano comunque partito fondatore del centrodestra. In diverse occasioni Mastrangeli ha invitato FI a prendere in considerazione l’idea di un rientro in giunta e in maggioranza. Con l’attribuzione di un assessorato quindi. Ma Forza Italia continua a chiedere l’azzeramento dell’esecutivo e una verifica politica. Un “punto di caduta” condiviso non è stato trovato.
Poi c’è la posizione di Fratelli d’Italia: assessori (2) e consiglieri (5) non hanno partecipato all’inaugurazione della piazza dello Scalo. Un segnale politico forte e chiaro. Il capogruppo di FdI da settimane ha chiesto al Sindaco la disponibilità a rivedere alcune scelte riguardanti la mobilità. Prevedendo, per esempio, una corsia di transito delle auto a piazzale Kambo. Ma pure modifiche al tracciato del Brt. Il ragionamento è così sintetizzabile: visto che parliamo di opere che non saranno ultimate subito, perché determinare disagi sin da adesso a cittadini e commercianti? Sul versante dei parcheggi e della viabilità? Sul piano politico Fabio Tagliaferri, presidente di Ales e punto di riferimento di Fratelli d’Italia nel capoluogo, in un’intervista a Ciociaria Oggi ha detto che la prossima volta le primarie dovranno essere “contendibili” perché Riccardo Mastrangeli (uscente) non ha più il profilo civico del 2022, perché nel frattempo si è avvicinato alla Lega. E quindi Fratelli d’Italia intende dire la sua. Nell’ultima seduta consiliare Corrado Renzi, esponente della Lista per Frosinone del vicesindaco Antonio Scaccia, ha attaccato in sede di question time. Per esempio sul progetto Solidiamo. Anche in tal caso è sembrato un segnale di tipo politico. Sono passati tre anni dalle elezioni, ne mancano due al termine della consiliatura. Sarà una lunga estate calda sul piano politico.
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