Frosinone
17.12.2024 - 17:42
Omicidio De Cesare, la Corte d’Appello ha confermato la sentenza di condanna in primo grado a 24 anni per Pietro Ialongo. Respinta la richiesta di rinnovare il dibattimento con le due perizie richieste dalla difesa. In udienza, questa mattina, era presente anche Ialongo tradotto dal carcere di Rebibbia dove è ristretto. Il delitto della trentaseienne è avvenuto a maggio del 2022. Assassinata dall’ex con quattordici coltellate in una casa di via del Plebiscito, a Frosinone.
Il legale dell’imputato, l’avvocato Marilena Colagiacomo, ha insistito affinché venisse rinnovata l’istruttoria dibattimentale anche in Appello chiedendo, così come fatto nell’atto di Appello, una nuova perizia psichiatrica contestando quella fatta in primo grado. L’avvocato Colagiacomo aveva puntato anche su una nuova analisi del contenuto del cellulare dell’imputato e della vittima, contestando, inoltre, le aggravanti dello stalking e della convivenza. La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado non accogliendo la richiesta. La Corte si è poi è riservata per il deposito delle motivazioni a 60 giorni. L’avvocato attende le motivazioni per leggerle, studiarle, e decidere, eventualmente, se impugnare mediante il ricorso per Cassazione.
Entrambi originari di Cerro al Volturno, in provincia di Isernia, e con un passato trascorso in Francia, a Parigi, De Cesare e Ialongo, si erano trasferiti per motivi di lavoro a Frosinone.
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