Cerca

Le parole del tecnico a due giorni dalla gara di Milano

«Contro l'Inter l'entusiasmo e la voglia di fare la gara»

«Se in ogni partita disputata abbiamo dato dieci, contro i nerazzurri dovremo raddoppiare gli sforzi o quasi»

eusebio di francesco

Il tecnico dei canarini Eusebio Di Francesco FOTO FEDERICO PROIETTI

Prima o poi doveva succedere di incrociare la corazzata nerazzurra. Il Frosinone di Eusebio Di Francesco se la troverà di fronte domani sera e per «competere con l'Inter sarà necessario superarsi». Sono state le prime parole che il tecnico ha pronunciate nella conferenza stampa di ieri nel corso della quale si è parlato dell'impegnativo incontro che i canarini dovranno disputare al "Meazza".
«La capolista – ha proseguito Difra – è la formazione più completa del campionato perché può disporre di tante armi. Cosa il Frosinone deve mettere in campo oltre a quanto è riuscito a dare finora? Se abbiamo fornito prestazioni da dieci, contro la capolista dobbiamo raddoppiare o quasi. Comunque affrontarla con lo stesso entusiasmo di sempre».

Dall'atteggiamento che i canarini dovranno avere in campo all'assetto tattico per cercare di contrastare l'avversario il passo è stato breve: sarà un Frosinone che somiglierà a quello che ha battuto l'Atalanta in campionato e il Torino in Coppa, cioè schierato con il 3-4-3 dinamico? «Ancora non ho deciso. E poi non voglio dare vantaggi a un avversario che è già molto forte. Comunque dovremo a tutti i costi mantenere la nostra identità e la voglia che abbiano sempre avuto di andare a fare la partita».

Oyono nono calciatore "millennial" della formazione iniziale? «Può darsi. Ma magari ne entra uno e ne esce un altro». Quando Di Francesco parla non pronuncia mai frasi a caso. Cosa ha voluto dire riferendosi a Oyono? Che magari non sarà il nono perché ad uscire dalla formazione che ha battuto l'Empoli potrebbe essere Reinier, uno degli otto "millennials" di lunedì sera? Se così fosse potremmo anche affermare senza eccessivo timore di sbagliare che il Frosinone affronterà l'Inter con la difesa schierata a tre con tutti gli sviluppi che l'assetto produce nella manovra giallazzurra.

Dalla squadra avversaria ai singoli: come limitare le qualità realizzative di Lautaro?
«L'inter è veramente competitiva. E non ha solo Lautaro. Ci sono tanti altri giocatori bravi come ad esempio Calhanoglu o Thuram. Per cui le contromisure tattiche da adottare non possono riguardare il singolo anche se Lautaro è molto forte. Dovremo affrontare la gara con entusiasmo e massima attenzione perché le differenze ci sono».

Da Lautaro a Matias Soulé e agli altri giovani canarini: in una partita in cui il Frosinone ha tutto da guadagnare e nulla da perdere come reagiranno di fronte a 70 mila e passa spettatori? E in modo particolare Soulé, che avrà gli occhi di tutti addosso? «Non accetto la frase "del tutto da guadagnare e del niente da perdere" perché noi, invece, dobbiamo affrontare l'incontro per portare a casa qualcosa di importante. Incontrare l'Inter pensando di partire battuti in partenza è un pensiero errato che non dobbiamo avere».

Infine su Francesco Gelli.
«Dovrà lavorare ancora tanto. Sarà tra i convocati, ma pensare che possa giocare non è discorso attuale. Dovrà allenarsi e lo farà durante la sosta».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione