Massimo Roscia nella terra di Cosonia

Chi lo conosce sa che da lui ci si può aspettare qualsiasi cosa. Un romanzo. Un saggio. Un testo di critica culinaria. Un trattato di filosofia esoterica. Un approfondimento sulla realtà aumentata e uno su quella diminuita. Un libro per l’estate. Uno zeppo di errori e anche uno per bambini. E a proposito di libri per bambini, l’ultima fatica letteraria di Massimo Roscia s’intitola “Mario Vocabolario e la magia delle parole” (Rizzoli, pagine 108 - 16,50 euro), un viaggio originale alla scoperta del potere della lingua. E, appunto, delle parole.

La storia
Il libro, arricchito dalle illustrazioni di Francesca Carabelli, invita i più piccoli a riflettere sulle parole che usiamo. La storia è molto divertente. Siamo nella terra di Cosonia, un paese senza nome e senza nomi. Un giorno, però, arriva Mario Vocabolario. Con una missione: dare un nome a tutto e a tutti. Grazie ai suoi racconti, gli abitanti del paese impareranno che le parole non sono tutte uguali: ci sono quelle gentili, ma ci sono anche quelle che fanno male. Non solo, esistono parole delle emozioni e parole buffe, ci sono parole della fantasia e parole, come “libertà”, “uguaglianza” o “rispetto”, così importanti che vanno custodite come doni preziosi.

Il commento dell’autore
«Le parole – sottolinea Massimo Roscia – possono essere usate come piume che fanno il solletico e strappano un sorriso, o come pietre appuntite che feriscono. Ecco perché bisogna sempre riflettere prima di parlare. Per quanto mi riguarda, proprio come Beniamino, il grillo salterino, mi piace sognare di vivere zompettando tra il reale e il surreale, attraversando diversi generi letterari. Ora un romanzo e ora un saggio, ora un racconto e ora un altro romanzo, ora una sceneggiatura e ora… un libro per bambini. Così facendo, ogni volta rinasco, mi rigenero, mi metto alla prova, invento e mi reinvento, mi cimento e sperimento, affermo e nego, affronto e confronto, confondo e mi confondo, mostro e dimostro, divido e condivido, sondo il mondo a tutto tondo, integro e disintegro, formo e deformo, nutro e mi nutro, riempio il vuoto e svuoto il pieno, abbandono il giaciglio e sgroviglio il groviglio, salto nel tempo e nello spazio e divento un eterno divenire. Alla fine mi fido e, allora, getto il guanto e mi sfido». La presentazione è in programma oggi giovedì 6 giugno 2024 (alle 18.18, per essere precisi) nella libreria Ubik di via Aldo Moro a Frosinone.