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L'iniziativa

Il dialetto ciociaro e l'importanza di preservarlo

Incontro domani nella sede dell'associazione “Rione Giardino”. L'intento è valorizzare e mantenere viva la tradizione della nostra “lingua madre”

Il dialetto ciociaro e l'importanza di preservarlo

Il professor Renzo Scasseddu

Nella sede dell'associazione culturale "Rione Giardino", domani alle 18 il gruppo "La Cosa", composto da Renzo Scasseddu, Fabiana Scasseddu, Luciano Bracaglia, Marco Bracaglia, "Il Disegnatore di Lune" Gianluca Campoli e Gerardo Frantellizzi, presenterà " ‘Mparamece a parlà fruselunese", un progetto nato con l'intento di valorizzare e mantenere viva la tradizione del nostro dialetto. Nell'ambito dell'evento culturale, interverranno voci poetiche frusinati coordinate da Renzo Scasseddu che, facendosi portavoce dell'intero gruppo, ha parlato di questo progetto «che tende a far rimanere viva la tradizione del dialetto, continuando a dare importanza alle tradizioni, alla lingua in particolare che è uno strumento di comunicazione ineludibile primario, e a far sì che il dialetto non vada perduto, perché è lingua madre.

Non si pretende di far imparare a tutti il dialetto frusinate, che si sta perdendo e non è nemmeno così semplice sia nella tradizione orale sia in quella scritta, ma sicuramente avere contezza che esiste una lingua dialettale, che è la lingua madre appunto dei cittadini frusinati, sta a significare che vogliamo difendere, e portare sempre in prima linea, il senso dell'appartenenza ad una tradizione, ad una lingua, ad una cultura che il dialetto vuole conservare. Il dialetto ha una sua importanza fondamentale e primaria nella vita a partire dalla culla, laddove i genitori lo parlano». Per chi non potrà essere presente all'evento, potrà comunque seguirlo in diretta streaming https://www.facebook.com/lacosaparlafruselunese.

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