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18.08.2025 - 12:00
Pippo Baudo non ebbe solo un legame artistico con la Ciociaria ma fu anche presente nella nostra provincia e in particolare a Cassino. Il celebre conduttore televisivo fu protagonista in due momenti che ancora oggi restano impressi nella memoria collettiva.
Il primo incontro risale all’anno 2000, quando Baudo fu invitato dall’allora abate di Montecassino, Don Bernardo D’Onorio, per i festeggiamenti benedettini. A presentare gli eventi in città c’era Michele Gianni che ricorda ancora quei momenti: «Lo presentai con una battuta definendolo un giovane esordiente e lui mi ringraziò con altrettanta ironia definendomi un veterano. Uno scambio di battute che divertì il pubblico. Dal quel momento nacque un’amicizia unita dalle nostre radici siciliane. Dopo quella volta ci sentimmo in diverse occasioni parlando di tante cose tra cui la nostra comune fede calcistica per il Catania e la Juventus. Per me resta un privilegio aver potuto presentare un evento insieme a Pippo Baudo».
La seconda volta a Cassino ci fu nell’anno accademico 2000/2001, quando l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale lo accolse nella sede di via Bellini del Polo didattico. In quell’occasione, Baudo tenne una lectio magistralis che catturò l’attenzione di studenti e docenti, trasformando una normale giornata accademica in un evento memorabile, capace di unire il mondo universitario all’esperienza di uno dei grandi protagonisti della televisione italiana. Due momenti diversi, ma un unico filo conduttore: l’incontro tra un grande comunicatore e una comunità desiderosa di raccontarsi. Cassino, con la sua abbazia e la sua università, accolse Pippo Baudo non solo come un ospite illustre, ma come un amico che seppe ascoltare, condividere e rendere speciale il tempo trascorso insieme. Ricordi che, oggi più che mai, riaffiorano alla mente e fanno parte del patrimonio affettivo della città.
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