«Questi devono imparare a comportarsi. Qui in Italia comando io!». È ciò che avrebbe urlato l'arbitro a un calciatore senegalese del Real Vico nel Lazio durante la partita contro il Kosmos Strangolagalli, sul risultato di 2 a 1. Il fatto sarebbe accaduto all'ottantesimo minuto di gioco e per protesta i calciatori ospiti, quelli del Real, appunto, sarebbero rientrati negli spogliatoi. Il motivo lo spiegano sulla loro pagina facebook: «Partita sospesa per abbandono di campo della nostra squadra, poiché noi riteniamo che il direttore di gara abbia offeso in mondo non convenzionale un nostro giocatore senegalese. I giocatori e la dirigenza tutta hanno ritenuto opportuno abbandonare il terreno di gioco». E infatti all'80', a dieci minuti dalla fine, gli atleti del Real sono rientrati negli spogliatoi, dopo essersi tolti la maglietta, in segno di protesta contro l'arbitro che fino a quel momento pare avesse diretto la gara in modo impeccabile.

L'episodio è avvenuto nel pomeriggio sul terreno del Kosmos Strangolagalli, formazione di terza categoria, impegnata nella quinta giornata di campionato contro il Real Viconel Lazio. Stavano vincendo i padroni di casa, poi un fallo. Secondo gli ospiti, quelli del Kosmos si sarebbero messi a fare melina, come accade spesso quando si vuole proteggere il risultato.
Un giocatore del Real è andato quindi a protestare con il direttore di gara che per tutta risposta ha estratto il cartellino giallo.
Insomma ciò che di solito accade in tutti i campi di calcio del mondo. Ma a Strangolagalli arriva l'inatteso. Il giocatore in questione è senegalese, dice qualcosa, l'arbitro sostiene di non aver compreso bene ma, interpretando il tono ne deduce che non sia nulla di buono per lui. Si sente messo sotto accusa e per questo lo ammonisce. Arrivano i compagni a chiedere spiegazioni. Solito momento di confusione, e il direttore di gara avrebbe detto la frase incriminata. Solidali con il senegalese, i compagni lasciano il tappeto di gioco. Ora si attende il referto dell'arbitro per capire se nella confusione sia stato frainteso o se quella frase l'abbia pronunciata davvero.