Aveva deciso di coltivare in alcuni vasi, nel giardino della sua abitazione a ridosso del centro storico, piante di canapa indiana. Ma per B.M., trentunenne di Fiuggi, l'attività illegale è stata scoperta dopo un'irruzione nella sua proprietà da parte dei carabinieri della stazione diretta dal comandante Raffaele De Somma. L'operazione è poi proseguita con una seconda perquisizione in un altro appartamento, questa volta nella vicina Torre Cajetani, ed anche in questo caso è sbucata droga. Complessivamente nel doppio blitz sono state sequestrati 1.862 grammi di canapa indiana, 23 grammi di hashish e materiale per il confezionamento delle dosi, il tutto posto sotto sequestro.

La cronaca
I militari stavano seguendo i movimenti del ragazzo da tempo e nel tardo pomeriggio di lunedì hanno deciso di fare irruzione in casa dello stesso, finito poi in manette per coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno così rinvenuto nel suo giardino tre grosse piante di canapa indiana, ognuna di circa un metro e venti centimetri, che l'uomo coltivava in una serra in giardino, oltre a quindici grammi di hashish e materiale per confezionare la droga. L'operazione è proseguita nella vicina Torre Cajetani, dove il ragazzo è domiciliato con la sua compagna e al figlio della donna. Anche in questo caso è scattata la perquisizione dalla quale sono stati trovati ulteriori otto grammi di hashish, detenuti per uso personale dal ventiduenne figlio della convivente, segnalato alla Prefettura di Frosinone. Ieri mattina si è svolta l'udienza di convalida al tribunale di Frosinone. Il trentunenne, difeso dall'avvocato Rachele Ludovici, è stato rimesso in libertà con obbligo di firma per due volte a settimana.