Ha cercato di darsi fuoco all'interno di una cella della casa circondariale di FrosinoneUn detenuto italiano di 30 anni ha compiuto l'insano gesto ieri mattina.
Per salvarlo gli agenti della polizia penitenziaria hanno dovuto segare la serratura. Non contento, il detenuto si è scagliato contro i poliziotti, ferendone uno in modo grave.
Ma non è stato questo l'unico episodio movimentato della giornata. Come denunciato dal sindaco Cisl Fns un altro recluso è stato trovato in possesso di due telefonini, mentre la compagna tentava di consegnarli un pacchetto con la droga. 

L'allarme è scattato in mattinata. Il fumo proveniente dall'interno di una cella ha attirato l'attenzione del personale di vigilanza della casa circondariale.
L'uomo per esser sicuro di portare a compimento l'intento si è barricato all'interno della stanza detentiva e ha cercato di darsi fuoco utilizzando la bomboletta del gas da campeggio che, per legge, i detenuti possono avere per cucinarsi qualcosa.
«Per evitare il peggio il personale della polizia penitenziaria, con alcuni di essi richiamati addirittura in servizio dal turno notturno, ha dovuto tagliare la serratura della stanza col frullino oltre a spegnere l'incendio causato dallo stesso detenuto», ha poi commentato Massimo Costantino, segretario generale aggiunto della Cisl Fns.
Il detenuto, non riuscendo nel suo intento, dato che le fiamme hanno solo avvolto alcuni oggetti presenti nella cella, si è scagliato contro il personale.  Una reazione tanto violenta da causare la frattura del setto nasale ad un assistente e varie contusioni ad altri tre agenti intervenuti per riportare la calma. Nei confronti dell'uomo sarà aperto un procedimento disciplinare che potrebbe portare anche al trasferimento in altra struttura detentiva. Andranno anche valutate le lesioni riportate dagli agenti per verificare se andrà aperto un procedimento d'ufficio, in caso di lesioni gravi, o se occorrerà invece che gli agenti presentino una querela.

Nel frattempo la polizia penitenziaria scopriva anche due telefoni cellulari e un tentativo di introdurre droga all'interno della casa circondariale. Nelle sale colloqui veniva fermata la moglie di un recluso con 24 grammi di droga. A quel punto veniva perquisito anche il detenuto: addosso venivano rinvenuti due telefoni cellulari.
«Secondo il dato del Dap il sovraffollamento è di circa 140 detenuti -descrive così la situazione nella casa circondariale di Frosinone Massimo Costantino- Solo una settimana fa tutte le sigle sindacali avevano manifestato davanti al carcere per segnalare varie criticità tra cui la grave carenza di personale e le continue aggressioni a danno del personale della polizia penitenziaria.
Ad oggi le aggressioni quindi salgono a tre. Per la Fns Cisl Lazio occorre più personale poiché così non si può andare avanti il personale si sente abbandonato». Nonostante tutto, però, il personale riesce a garantire la sicurezza».