Accerchiato da un branco di lupi, ha rischiato di essere aggredito ma, nonostante gli attimi di terrore vissuti, ha avuto la freddezza di rimanere calmo ed è riuscito ad evitare il
peggio. Il protagonista dell'episodio è stato Mario Piccolino, 78enne pensionato di Spigno Saturnia, che, l'altra sera, ha avuto un incontro ravvicinato con cinque lupi, che avevano da poco sbranato un puledro.

«Mi trovavo in zona Fammera nel territorio di Spigno -ha continuato- ed era già buio. Conosco bene la zona che fa parte del parco ed ero stato a casa di un amico.
Come è mia consuetudine ho attraversato i vari campi ed avevo con me la torcia, in quanto si stava facendo buio. Improvvisamente ho visto questi lupi che si avvicinavano a me, mentre a terra c'era un puledro appena ucciso. Si sono avvicinati pericolosamente, ma con la torcia illuminavo la zona e riuscivo a tenerli a distanza. Si allontanavano, ma ritornavano quasi subito. Sono stati minuti di tensione, ma essendo stato cacciatore ho saputo mantenere la calma senza agitarmi. Ed infatti il branco di lupi è tornato a mangiare la preda appena uccisa ed io ho potuto far ritorno a casa senza conseguenze». Il puledro aveva circa sei mesi ed era di proprietà di un agricoltore spignese, mentre nel branco di lupi, come ha riferito Mario Piccolino, erano tutti adulti.

«Ho voluto rendere nota questa mia esperienza -ha concluso il pensionato di Spigno Saturnia- per informare altre persone che volessero avventurarsi in montagna, dove i lupi hanno già colpito assalendo e sbranando capre e pecore. A qualcuno ho raccontato la mia esperienza e mi ha chiesto se ero certo di avere incontrato dei lupi e che in realtà quel branco era formato da cani randagi affamati. Smentisco nella maniera più assoluta, anche perché dopo tanti anni conosco i lupi, che, purtroppo, in queste zone ci sono. Basta vedere le razzie di ovini e non solo che fanno sulle montagne».