Un pomeriggio in trappola. Il protagonista è un giovane liceale. Raccontiamo i fatti. Il sedicenne iscritto al terzo anno del liceo classico Simoncelli si avvale della sedia a rotelle per spostarsi, ma quando va a scuola raggiunge la classe con un deambulatore. Il giovane è solare e a scuola lo conoscono tutti perché sa farsi voler bene. Come ogni venerdi, anche ieri, alle ore 15 si trovava al secondo piano dello stabile del Simoncelli mentre si apprestava a seguire con il docente, il corso di potenziamento della lingua greca. E proprio mentre alunno ed insegnate erano nel pieno della lezione che i dubbi del professore hanno fatto scattare l'allarme. La problematica era relativa alle modalità d'uscita del sedicenne. Lo stabile del Simoncelli infatti per un ‘ala è occupato dalla scuola media Rosati che, essendo sede di seggio elettorale, alle 15 di ieri era chiusa con tanto di sigilli. Ogni giorno il giovane è costretto a raggiungere la sua aula del liceo, per proseguire il suo corso di studi classico, passando attraverso l'ingresso della scuola media perché la sua scuola è sprovvista d'ascensore.
«In realtà mio figlio si sposta utilizzando un montacarichi e non un vero e proprio ascensore», ha detto la mamma del giovane. Insomma ieri pomeriggio la vie d'uscita per il ragazzo era inacessibile. Il docente, ponendosi il quesito, ha tempestivamente chiamato la madre dell'alunno che è rimasta basita dinnanzi alla situazione, pensando anche di non avere una via d'uscita per il figlio in caso di calamità naturale. Ma l'ansia non ha preso il sopravvento e per fortuna la lucidità ha premiato. Il professore ha cosi avvisato il comando dei vigili urbani. Sul posto si è portata una pattuglia della polizia locale che ha avvisato il Comune che ha provveduto a togliere i sigilli e ad accompagnare il liceale fuori scuola, aprendogli le porte che gli hanno consentito, deambulando, di poter tornare a casa. «Mio figlio è stato sereno per tutto l'arco del tempo ha spiegato la madre dello studente Voglio lodare e ringraziare il docente e i vigili urbani per la professionalità e disponibilità mostrate. Non voglio fare polemiche ma la situazione è sotto gli occhi di tutti. Mio figlio per raggiungere l'aula passa attraverso il pianerottolo interdetto e quando fa molto freddo il montacarichi si gela e arriva in classe, anche se in ritardo, solo grazie alla generosità del bidello che con l'olio sistema l'ingranaggio. Lascio a voi le riflessioni», ha concluso la donna.