Alatri
25.11.2025 - 09:04
Le spoglie di suor Maria Raffaella Cimatti conservate in cattedrale
Un registro dove affidare le proprie preghiere, desideri, speranze, anche un personale voto religioso. Un registro intimo, personale, sacro per tanti versi, aperto e a disposizione di chiunque. Ebbene, quel registro giorni fa è stato “profanato” da mani maleducate e irrispettose, che hanno colto l’occasione per lasciare frasi turpi, insulti e qualche bestemmia.
Ad accorgersi di quanto successo sono state alcune fedeli che, insieme alla consorelle dello stesso ordine di suor Maria Raffaella, si ritrovano quotidianamente a pregare davanti alle reliquie della beata.
Il gesto ha generato tanta amarezza e, oltre alle inevitabili critiche per questo atto gratuito che ha offeso la sensibilità religiosa di tanti fedeli, poiché è stato “sporcato” un testo nel quale sono raccolti anche dolori, angosce, aspettative di persone che hanno chiesto l’intercessione divina di Suor Maria Raffaella Cimatti.
L’episodio è finito dritto dritto sui social network e lì il grado dei commenti è stato notevolmente più duro nei confronti degli autori di tutto ciò.
Nei giorni scorsi, c’era stato un altro gesto che aveva turbato l’animo dei fedeli alatrensi: il furto di un messale all’interno della chiesa di San Francesco.
Anche per quel fatto c’è stato lo sdegno generale e si è parlato di una bravata. Idem, molto forti le reazioni di tante persone che, sui canali social, hanno aspramente censurato la cosa.
I due episodi non sarebbero collegati tra di loro, di certo c’è il “filo rosso” dell’assoluta mancanza di rispetto ad accomunarli.
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