Evade dai domiciliari per la terza volta. Alfredo Cinelli torna in carcere

Per Alfredo Cinelli di Monte San Giovanni Campano si sono aperte, per la quarta volta, le porte del carcere di Frosinone. Il gip del tribunale di Cassino ha disposto l’aggravamento della misura cautelare, dopo la terza evasione dai domiciliari di Cinelli. Il monticiano era irreperibile da venerdì pomeriggio. Quando i carabinieri sono andati per un controllo nell’abitazione a Frosinone, dove stava scontando gli arresti domiciliari, non era presente. Sono scattate subito le ricerche per rintracciare Cinelli, finito nei mesi scorsi nell’inchiesta della polizia per usura ed estorsione insieme al commercialista Massimo Zaccardelli di Isola del Liri e al figlio di quest’ultimo, Paolo.

Sabato mattina è stato rintracciato dai militari in un albergo del capoluogo. Cinelli ha riferito di essere uscito di casa e, quindi, di essere evaso dai domiciliari perché stanco della routine quotidiana. Insomma, aveva bisogno di “staccare”. Ha raggiunto un albergo del capoluogo e si è addormentato per ore. Dopo, sempre da quanto sostenuto, aver preso delle gocce per poter riposare con più tranquillità. Il tempo di svegliarsi e realizzare che era ricercato dalle forze dell’ordine, che sono arrivati i carabinieri. I militari lo hanno dunque ricondotto nella sua abitazione ai domiciliari. Ora l’aggravamento della misura e per la quarta volta, dopo che il suo avvocato Francesco Venafro, era riuscito a farlo scarcerare, torna di nuovo in carcere. Il 23 luglio scorso si è svolta l’udienza preliminare rinviata a fine ottobre perché Alfredo Cinelli aveva chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. La decisione è prevista per il 17 dicembre. Oggi, la decisione del gip e l’aggravamento della misura.