Cassino
05.11.2025 - 15:01
Una morte da chiarire quella di Pietro Ciamberlano, l’ottantaquattrenne di Castrocielo, residente a Roccasecca, giunto in ospedale lo scorso 25 ottobre a causa di un malore improvviso e deceduto dopo alcune ore. A seguito della denuncia presentata dai familiari del pensionato (rappresentati dagli avvocati Elisabetta Nardone e Vincenzo Cassone), nei giorni scorsi quattro camici bianchi - tra medici e infermieri - sono stati iscritti nel registro degli indagati. Nelle scorse ore la Procura ha deciso di allargare le maglie dell’inchiesta, iscrivendo anche altri due professionisti che avrebbero visitato e preso in carico l’ottantaquattrenne prima del cambio turno. Intanto la salma di Ciamberlano sarà esposta nella camera mortuaria del Santa Scolastica prima di far ritorno in mattinata nell’abitazione di famiglia per consentire un ultimo saluto privato. Poi alle 15.30 i funerali nella chiesa di Madonna di Loreto, a Castrocielo.
La denuncia e la battaglia
La famiglia del pensionato, attraverso gli avvocati Nardone e Cassone, dopo l’inatteso decesso ha presentato una denuncia per poter stabilire cosa abbia causato la sua morte e se l’ottantaquattrenne poteva essere salvato. Secondo quanto ricostruito finora, erano circa le 11.40 del 25 ottobre scorso quando l’uomo - colto da un malore improvviso - è stato soccorso dai familiari che hanno immediatamente allertato il 118. Il trasferimento in ambulanza al pronto soccorso di Cassino è avvenuto poco dopo: alle 12.50 la registrazione al Triage con “codice giallo”. Da quel momento (sempre secondo quanto contenuto nella denuncia) l’uomo sarebbe rimasto per ore nel corridoio del pronto soccorso, in attesa di accertamenti. Poco prima delle 18 il passaggio a “codice rosso” e infine, alle 19.30, la comunicazione dell’avvenuto decesso.
La Procura ha provveduto all’iscrizione nel registro degli indagati di quattro professionisti, tra medici e infermieri, chiamati a rispondere di una ipotesi di omicidio colposo. Poi il conferimento dell’incarico, per poter procedere con l’esame irripetibile. Attraverso l’analisi della cartella clinica e l’autopsia - che ha avuto inizio alle 16.30 di lunedì - si vuole comprendere la natura del malore fatale. Ma anche se l’operato dei medici e i trattamenti terapeutici utilizzati siano stati o meno adeguati. Così come se un’azione diversa o più rapida da parte degli stessi professionisti avrebbe potuto impedire il decesso del pensionato.
Ora, a seguito dell’esame irripetibile - a cui hanno partecipato anche i consulenti di parte (per la Procura ha presenziato il dottor Grassi, per la parte offesa il dottor Delli Colli) e di cui sono attesi i risultati - il magistrato titolare dell’inchiesta ha deciso di allargare le maglie e iscrivere altri due professionisti nel registro degli indagati. Due camici bianchi che apparterrebbero al turno precedente e che avrebbero comunque visitato o preso in carico l’ottantaquattrenne.
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