Ferentino
30.10.2025 - 10:40
Nella notte del 28 ottobre, i carabinieri della stazione di Ferentino, coordinati dalla Compagnia Carabinieri di Anagni, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del dispositivo di controllo a distanza, emessa dal Gip del Tribunale di Frosinone, nei confronti di un trentatreenne, già noto alle cronache giudiziarie. La misura cautelare trae origini da una scrupolosa e complessa attività d’indagine svolta e iniziata dai militari nel mese di agosto scorso, quando i genitori del trentatreenne richiesero l’intervento dei carabinieri per una violenta lite in casa scaturita dalle continue richieste di soldi dell’uomo necessari a soddisfare le sue esigenze di tossicodipendente. I militari nella circostanza acquisita la fiducia della coppia raccolsero una deposizione da brividi dalla quale era evidente lo stato di sottomissione a reiterati comportamenti vessatori e violenti posti in essere dal loro figlio a causa dello stato di tossicodipendenza. La coppia, temendo per la propria incolumità e non riuscendo più a far fronte alla pericolosità del figlio, sempre più aggressivo e violento, ha deciso di chiedere aiuto ai militari della stazione di Ferentino i quali raccolti gli elementi di prova necessari hanno sapientemente documentato tutta l’attività svolta all’autorità giudiziaria di Frosinone. Acquisito il provvedimento cautelare, emesso dai giudici del tribunale di Frosinone, nella notte i Carabinieri hanno rintracciato l’uomo e gli hanno notificato il provvedimento cautelare con applicazione del braccialetto elettronico a distanza, liberando gli anziani genitori da uno stato di perseverante pericolo e di paura.
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