Guardia di finanza, sequestro di immobili e preziosi

È coinvolta anche la provincia di Frosinone nelle operazioni eseguite ieri mattina, su delega della Procura della Repubblica di Roma-Direzione Distrettuale Antimafia, dai finanzieri dei comandi provinciali di Roma e di Viterbo. Perquisizioni e sequestri di immobili, preziosi e denaro eseguiti nei confronti di una decina di persone residenti nel capoluogo e in alcuni comuni ciociari. Auto dei finanzieri sono state notate nella giornata di ieri anche a Ceccano, Anagni e Veroli.

I due provvedimenti sono stati emessi nell’ambito di altrettanti procedimenti penali, per le ipotesi di associazione per delinquere, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio, detenzione e porto abusivo di armi, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e altri artifici, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, occultamento o distruzione di documenti contabili ed indebita compensazione.

Le operazioni

Eseguite, ieri mattina, a Roma, a Viterbo e in molte province d’Italia, tra cui appunto Frosinone, due distinte ordinanze applicative di misure cautelari reali nei confronti di 244 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche, per un valore complessivo pari ad oltre 93 milioni di euro.

Le indagini traggono origine da attività ispettive condotte dal Gruppo di Viterbo e dal 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma nel cui ambito era emersa l’esistenza di due distinte compagini criminali, con sedi operative a Roma e Viterbo, che, attraverso società intestate a “prestanome” - operanti nei settori della ristorazione, catering, facchinaggio, logistica e altri servizi di sostegno alle imprese - avrebbero realizzato una frode fiscale e contributiva, evadendo complessivamente imposte per oltre 65 milioni di euro.