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Cassino

Stellantis, nuova doccia fredda: stop alla produzione dal 3 al 7 novembre

La comunicazione mentre il senatore Carlo Calenda faceva tappa nello stabilimento. Il blocco coinvolgerà i reparti di montaggio, lastratura e verniciatura

stellantis

L'ingresso dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano

Proprio mentre il senatore Carlo Calenda faceva tappa nello stabilimento Stellantis di Cassino, giungeva la comunicazione dell’ennesimo stop alla produzione. L’azienda ha infatti annunciato una fermata produttiva dal 3 al 7 novembre, che coinvolgerà i reparti di montaggio, lastratura e verniciatura. Nelle aree di Lastratura e Verniciatura sarà comandato soltanto il personale strettamente necessario alle operazioni di riavvio, mentre la maggior parte degli operai resterà a casa. Una nuova doccia fredda per i lavoratori del sito cassinate, che già da mesi vivono una situazione di crescente precarietà economica.

Come emerso durante il confronto tra il senatore Calenda e i rappresentanti sindacali, gli stipendi medi oscillano ormai tra 1.100 e 1.200 euro mensili, cifre che non consentono di sostenere un adeguato potere d’acquisto. Una condizione che, nel tessuto economico del basso Lazio, si traduce in una contrazione dei consumi e nel continuo abbassarsi di troppe saracinesche, simbolo tangibile della crisi che investe l’intero indotto. La nuova sospensione produttiva rischia dunque di aggravare ulteriormente un quadro già segnato da incertezza occupazionale e riduzione delle prospettive industriali per un territorio che, un tempo, rappresentava uno dei poli manifatturieri più solidi del Centro-Sud.

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