La sentenza
25.10.2025 - 14:15
L’ex vicesindaco di Villa Santa Lucia va reintegrato: a stabilirlo la sentenza del Tar. Non solo. I giudici amministrativi hanno anche stabilito che Maurizio Di Folco debba essere risarcito. Un'importante sentenza del Tar del Lazio, ha riabilitato l’ex vice sindaco, primo degli eletti, revocato dall'incarico a seguito del suo rifiuto di approvare una delibera ritenuta "scomoda" e contraria al buon senso amministrativo. Il provvedimento giudiziario ha annullato le delibere sindacali di rimozione e gli atti conseguenti, disponendo l'obbligo di reintegra nelle funzioni e la condanna del Comune al risarcimento dei danni e al pagamento delle spese legali. Al centro della vicenda un debito fuori bilancio di circa 140.000 euro di soldi pubblici. L'ex vice sindaco si sarebbe opposto con fermezza a una delibera."Mi sono trovato davanti una delibera che rinunciava al procedimento di individuazione dei responsabili di un danno erariale di questa portata e ho detto semplicemente 'no'," ha dichiarato l'ex amministratore, sottolineando la sua scelta di "restare dalla parte dei cittadini" e della legalità, preferendo la "frequenza del buon senso e del senso di responsabilità”.
A seguito del suo dissenso, l'ex vice sindaco è stato additato da alcuni esponenti della maggioranza come "troppo indipendente", "doppiogiochista" e persino "ignorante" per la sua presunta poca esperienza amministrativa. La revoca è scattata in 24 ore. Lo stesso giorno è stata insediata una nuova Giunta e la delibera contestata è stata approvata a distanza di pochi minuti con la presenza di un vice segretario "nominato per l'occasione", un evento che l'ex Vice Sindaco ha definito sarcasticamente "la famosa 'democrazia lampo'". Non solo il Tar ha confortato la posizione dell'ex vice sindaco, ma anche la Corte dei Conti è intervenuta con un procedimento ancora in corso, finalizzato a individuare i responsabili del "danno" erariale da 140.000 euro.
L'ex amministratore ha voluto ringraziare l’avvocato Francesco Scalia per la sua professionalità e ha ribadito il suo impegno: "Il mio impegno continuerà a essere per la correttezza, la trasparenza e il bene comune. C’è chi firma tutto, e chi firma solo ciò che è giusto. Io preferisco la seconda categoria."
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