Telecamere spente da tre anni, il Pd: «Perché non si è agito?»

Telecamere non funzionanti sul luogo dell’investimento mortale di sabato 11 ottobre, il Pd va all’attacco della giunta Mastrangeli.
Il segretario del circolo cittadino Marco Tallini si sofferma sul fatto che il Comune «candidamente ammette l’inattività di alcuni punti nevralgici del sistema di videosorveglianza comunale: alcune telecamere non funzionano da circa tre anni, il Comune lo sa benissimo e tuttavia nessuno fa nulla per risolvere questa evidente criticità. È triste assistere oggi allo scarico di responsabilità su una società inadempiente, quando per ben tre anni non si è agito tramite una nuova procedura amministrativa tesa al ripristino: la responsabilità è chiaramente del sindaco e della maggioranza, a cui viene naturale chiedere una cosa molto semplice, ovvero perché un tale stato di inattività si è protratto così a lungo? In questi anni non di rado i cittadini si sono visti negare la possibilità di accedere alla videosorveglianza per avvalorare le proprie azioni di denuncia, non solo a ridosso dello Scalo e della Monti Lepini, anche in punti nevralgici come il centro e la prefettura. Oggi sappiamo il perché. Ad ogni modo si spera d’ora in poi di vedere anche su questa problematica la stessa efficienza con la quale si è sbandierato il progetto “Città in video” sui social, sulla stampa e su decine di cartelli stradali: esserci solo per cavalcare il tema della sicurezza con toni da perenne campagna elettorale, per poi dimenticare di vigilare quando si ha la responsabilità di governo, rappresenta un modo di fare che denota scarsa serietà».