15.10.2025 - 22:59
Il suicidio del quindicenne Paolo Mendico di Santi Cosma e Damiano, avvenuto lo scorso 11 settembre, fa ancora discutere e interrogare. E mentre la procura di Cassino va avanti nell’inchiesta aperta contro ignoti per istigazione al suicidio, un lungo servizio è stato mandato in onda poco fa a “Chi l’ha visto” che ha ricostruito la tragedia, ascoltando i familiari (sua madre è originaria di Cassino) e intervistando anche il procuratore di Cassino, il dottor Carlo Fucci. «Quando si verifica una tragedia del genere è la fine di un percorso, che è maturato nel tempo. Rapporti con la scuola ma anche con gli amici. Ci troviamo si fronte a un gesto estremo, particolarmente violento, seppur contro se stesso. Valuteremo tutto quello che emergerà: dall'autopsia, dai cellulari, dalle chat. Ogni elemento verrà messo insieme. Questa è una indagine particolarmente complessa e delicata, a metà tra un’indagine degli inquirenti e una sociologica» ha detto il procuratore di Cassino. «Se noi vogliamo parlare in termini generali del tema del disagio dei giovani possiamo dire che manca una relazione all’educazione in molti giovani. Io non sono qui per avallare nessuna tesi di bullismo - ha precisato - Occorre molta prudenza. La procura di Cassino così come quella dei minori stanno facendo il proprio lavoro con calma e grande cura. Poi i risultati verranno incrociati. Ma ci tengo a precisare che non devono essere fatte vittime secondarie».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione