Broccostella
13.10.2025 - 12:06
Una importante sinergia tra carabinieri, cittadini e procura ha portato a due misure cautelari nei confronti di due soggetti di etnia rom, appartenenti alla famiglia Spada, finiti uno ai domiciliari e l'altro in carcere per estorsione. Per uno è stata disposta la custodia in carcere, mentre per l'altro gli arresti domiciliari. I due avrebbero preteso, secondo le accuse, sconti extra per pranzi o bottiglie di champagne gratis. Una richiesta presto accolta, che per la procura era un timore legato a possibili conseguenze. L'invito della Procura, del dottor Alfredo Mattei, titolare dell'inchiesta del procuratore Carlo Fucci, è quello di denunciare sempre.
La ricostruzione
Le misure cautelari eseguite questa mattina, sono state emesse dal gip del tribunale di Cassino su richiesta della Procura della Repubblica, a seguito delle indagini coordinate dalla Procura e condotte dai carabinieri della compagnia di Cassino, a seguito della denuncia-querela sporta dal titolare di un ristorante di Broccostella. I fatti risalgono allo scorso 10 giugno, quando il ristoratore ha ricevuto una prenotazione per cena per 15 persone, per poi vederne arrivare al ristorante ben 26. Sia il titolare dell'attività, sia il capo sala li hanno identificati quali appartenenti alla famiglia Spada, di etnia rom del Frusinate.
Terminata la cena, al momento del pagamento del conto, in due, poi identificati nei due indagati attraverso l'individuazione fotografica e l'analisi delle riprese della video sorveglianza, si sono presentati dal titolare imponendo uno sconto sul conto della cena e pagando 1.900 euro invece di 2.806.
In questa prima fase, i due indagati non hanno proferito espressioni minacciose esplicite, ma si sono rivolti al titolare del ristorante con minacce implicite, larvate, e idonee a incutere timore e a forzare la volontà della vittima.
Nella denuncia querela si parla di due uomini, appartenenti alla famiglia Spada, identificabili come Loris e Tony (Antony). "Mi devi fare lo sconto" avrebbe detto Loris di fronte al conto da 2.800 euro. Poi sarebbe intervenuto Tony: "Ci penso io, non ti preoccupare, ho già preparato i soldi che volevo spendere". A quel punto, stando al racconto della vittima, sarebbe stata estratta la somma di 1.800 euro e, di fronte alle rimostranze del ristoratore per l'insufficienza dell'importo, gli sarebbero stati consegnati altri 100 euro.
Successivamente, non contenti, i due indagati hanno imposto al ristoratore, questa volta con minacce esplicite di prendere una bottiglia di vino Franciacorta, gratuitamente, "invitandolo" a bere con loro al tavolo. Cosa che il titolare dell'esercizio si è visto costretto a fare nonostante avesse rifiutato, perché intimidito da uno dei due indagati: "Forse non hai capito - gli avrebbe detto - devi prendere una bottiglia e venire a bere al tavolo con noi. Io ho già preso un allontanamento dal comune di Isola del Liri per casini in un altro locale, ci metto un attimo a distruggere tutto il locale e prendere un altro allontanamento".
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