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L'ispezione

Primo sopralluogo tecnico della commissione militare

Gli esperti dell’Aeronautica ieri sul luogo della tragedia

Primo sopralluogo tecnico della commissione militare

La commissione tecnica dell’Aeronautica Militare si è già costituita e ha svolto ieri un primo sopralluogo preliminare, autorizzato dalla Procura di Latina all’indomani del tragico incidente aereo nel quale hanno perso la vita il colonnello Simone Mettini e l’allievo pilota Lorenzo Nucheli. In questa fase di avvio delle investigazioni di quella che è a tutti gli effetti un’indagine interna all’Arma Azzurra, agli esperti è stata consentita per ora solo un’ispezione del luogo in cui è precipitato il velivolo Siai-Marchetti T-260B dall’esterno dell’area delimitata e sottoposta a sequestro.

La commissione dell’Aeronautica Militare infatti opera parallelamente al lavoro degli inquirenti e nel rispetto delle priorità dettate dall’inchiesta della Procura di Latina, affidata al pubblico ministero Marco Giancristofaro. Se lo riterrà opportuno il sostituto procuratore potrà avvalersi anche della consulenza degli esperti dell’Arma Azzurra, ma il loro lavoro rispetterà comunque le esigenze della magistratura ordinaria. In questi giorni infatti la Procura sta valutando la possibilità di affidare le consulenze tecniche a più di un professionista tecnico che dovrà occuparsi poi delle operazioni peritali.
Per ora quindi la scesa del disastro aereo deve restare intatta, in attesa di possibili ulteriori sopralluoghi da parte dei consulenti, comunque successivi ai primi rilievi di natura scientifica effettuati dai Carabinieri, per l’occasione intervenuti con personale specializzato del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Provinciale e della Sezione Operativa della Compagnia di Latina, supportati in una seconda fase dai militari del Ris di Roma, il Reparto Investigazioni Scientifiche.

Intanto i varchi di accesso al bosco nei pressi del luogo della tragedia, sottoposto a sequestro, vengono presidiati giorno e notte dalle pattuglie della Compagnia Carabinieri di Latina, per scongiurare l’ingresso di curiosi e prevenire gesti sconsiderati di sciacallaggio, visto oltretutto che i resti del velivolo sono una proprietà militare dello Stato. Gli stessi carabinieri ieri hanno accompagnato gli esperti della commissione tecnica dell’Aeronautica Militare all’interno del bosco, seguendo il sentiero creato per raggiungere il velivolo distrutto. L’avvio dei lavori dell’indagine interna è coinciso con la visita del generale di squadra Aerea Antonio Conserva, Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, presso il 70° Stormo all’interno dell’aeroporto Enrico Comani di Latina Scalo. Una presenza voluta per supportare il personale, che in questo momento sta vivendo una fase molto delicata.

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