Cassino
30.09.2025 - 12:00
Paolo Mendico
Sequestrati i registri e i verbali dei consigli di classe del “Pacinotti”. L’ulteriore attività investigativa affidata ai carabinieri di Formia segue il vertice della scorsa settimana voluto dal procuratore di Cassino Carlo Fucci nell’ambito delle ulteriori verifiche nell’inchiesta per istigazione e aiuto al suicidio aperta dopo la morte del quindicenne Paolo Mendico. L’acquisizione di ulteriori documenti era nell’aria e dovrebbe aiutare gli investigatori a capire se effettivamente lo studente suicida aveva manifestato disagio per quelli che i genitori (originari di Cassino) hanno definito «continui atti di scherno e bullismo» verificatisi durante il primo anno scolastico alla sede distaccata del “Pacinotti”, a Santi Cosma e Damiano.
È un punto sul quale esistono al momento versioni assai diverse.
Tra i documenti acquisiti dai carabinieri di Formia, diretti dal maggiore Quintino Russo, ci sarebbero anche i brogliacci dello psicologo del “Pacinotti” di Santi Cosma e Damiano, con il quale Paolo Mendico avrebbe dovuto avere un ciclo di colloqui chiesti proprio dallo studente. Ma anche qui: nelle verifiche effettuate dagli ispettori dell’Ufficio scolastico non sarebbero state trovate tracce di incontri, solo una richiesta di maggio scorso ma non legata ad atti di bullismo bensì ad altro, comunque non specificato nella documentazione fin qui recuperata. La distanza siderale tra le due ricostruzioni rende questa parte dell’accertamento giudiziario particolarmente delicato e complesso. Intanto va avanti l’altro accertamento, quello della Procura dei Minori di Roma sul comportamento dei quattro compagni di classe di Paolo Mendico ascoltati la scorsa settimana e sui quali sarebbero stati trovati elementi utili a ricostruire il loro atteggiamento verso il quindicenne alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico. Paolo si è suicidato la mattina in cui riapriva la scuola senza lasciare alcun messaggio
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