Cassino
30.09.2025 - 11:00
Lite in piazza, carabinieri al lavoro per ricostruire quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica. Una manciata di secondi in cui, a seguito di una discussione, si è reso necessario l’intervento di un’ambulanza: un giovane riverso a terra e la corsa contro il tempo. Per fortuna il ferito, un ragazzo di 21 anni residente a Cervaro, è vigile e fuori pericolo di vita pur restando in prognosi riservata all’Umberto I. I carabinieri di Cassino stanno cercando di ricostruire i contorni della vicenda, per capire cosa sia accaduto un quei pochi minuti che hanno preceduto l’arrivo in piazza dell’ambulanza e il trasferimento del giovane a Roma. E per farlo stanno mettendo a sistema tutti gli elementi raccolti compreso l’ascolto di un minore che, accompagnato dagli avvocati Sandro e Vittorio Salera, ha deciso di rendere spontanee dichiarazioni sull’accaduto. Ma che, occorre precisare, allo stato non è indagato.
Il minore avrebbe fornito la sua versione dei fatti, raccontando di essersi difeso da un’aggressione subita. E molti altri dettagli, che saranno ora vagliati dai militari coordinati dalla Procura per i minori di Roma.
Secondo quanto ricostruito invece nell’immediatezza la lite sarebbe avvenuta per futili motivi. La causa ancora è in fase di accertamento. Ma il contesto, purtroppo, è ben noto: sullo sfondo - infatti - ancora malamovida ed eccessi. Cosa abbia provocato, però, la discussione non è ancora dato saperlo. Un’aggressione rapida, poi (secondo il racconto che sarebbe emerso ieri) il tentativo di difendersi e la caduta dell’altro ragazzo a terra. Le ferite riscontrate potrebbero essere infatti legate a una caduta a terra del ventunenne, che sembrerebbe aver battuto la testa. Le condizioni del ragazzo sono apparse fin da subito gravi. A intervenire sul luogo anche i carabinieri della sezione Operativa della Compagnia di Cassino, prontamente attivati per ricostruire la dinamica dei fatti. Tuttavia - come spesso accade - all’arrivo repentino delle forze dell’ordine c’è stato il fuggi fuggi. Gli investigatori puntano a visionare le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona e a trovare ogni testimonianza utile a far luce su quanto accaduto.
Sullo sfondo resta, comunque, una città che nei fine settimana accoglie centinaia e centinaia di giovani ma che non è esente dalla malamovida: risse, aggressioni, danneggiamenti, schiamazzi fino a notte fonda. Una violenza finita anche al centro di una recente mozione portata in assise (sulla possibilità di istituire un “coprifuoco” per i minori di 14 anni, secondo un’ordinanza adottata a Casal di Principe) che sebbene non sia passata in Consiglio ha riacceso i riflettori sulla necessità di aiutare i ragazzi e le famiglie ad avere una alternativa valida alla deriva della movida.
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