Cassino
24.09.2025 - 13:00
Il tribunale di Cassino
Religioso rinviato a giudizio per violenza sessuale. Dovrà comparire in aula il prossimo 23 dicembre.
Ciò che non era previsto, invece, quanto poi venne messo nero su bianco in una denuncia presentata a carico del religioso, un cinquantenne, che ha negato subito gli addebiti rigettando le pesanti accuse. E che ora dovrà affrontare un processo per violenza sessuale per aver - sempre secondo le contestazioni mosse a suo carico, tutte da dimostrare - “allungato le mani”.
I fatti risalgono al 2020. Come denunciato dalla donna - rappresentata dagli avvocati Alberto Scerbo e Alessandro Cervelli - la stessa si sarebbe trovata spiazzata. Invece di conoscere una leva spirituale che potesse guidarla per bypassare il momento di crisi, si sarebbe trovata in una situazione affatto prevista: dopo essere stata accompagnata dalla confidente nel luogo in cui il religioso riceveva, sarebbe stata lasciata sola per palesare allo stesso il suo dolore. E le sue preoccupazioni. Ma le cose non sarebbero andate come previsto.
Denunciare non è stato facile. La decisione è stata sofferta e non presa a cuore leggero. Da allora, dopo la presentazione della denuncia (che non è stata, come detto, immediata) si sono susseguiti numerosi rinvii per problemi di natura diversa. Fino alla fissazione nello scorso mese di maggio dell’udienza preliminare a carico del religioso. Ieri la discussione davanti al giudice per le udienze preliminari per il proscioglimento o il rinvio a giudizio. Ora il religioso è chiamato ad affrontare un processo per l’ipotesi di violenza sessuale.
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