Cerca

Cassino

Religioso accusato di violenza sessuale. A dicembre la prima udienza

L'uomo è accusato di aver “allungato le mani” su una donna, La denuncia per fatti che risalgono al 2020 non è stata facile. Poi una serie di rinvii e ieri la decisione

Religioso accusato di violenza sessuale. A dicembre la prima udienza

Il tribunale di Cassino

Religioso rinviato a giudizio per violenza sessuale. Dovrà comparire in aula il prossimo 23 dicembre.
Ieri l’udienza preliminare, con la discussione delle difese della parte offesa e quelle dell’imputato. Poi la camera di consiglio, con il provvedimento reso noto nel pomeriggio dal dottor Di Croce: il processo a carico del religioso si aprirà tra tre mesi.
La presunta vittima si era rivolta al religioso in un momento difficile della sua vita. Prima, però, aveva confidato a un’amica il bisogno di parlare con una guida spirituale. Una persona che fosse in grado di comprenderla, in un momento in cui una serie di eventi negativi era sopraggiunta all’improvviso. Così la donna aveva accettato il consiglio della confidente, che le aveva proposto l’incontro con un uomo di fede - non appartenente alla chiesa cattolica apostolica romana - e non del posto, ma che riceveva anche nel Cassinate. Una persona con cui confidarsi e alla quale affidarsi a livello spirituale.

Ciò che non era previsto, invece, quanto poi venne messo nero su bianco in una denuncia presentata a carico del religioso, un cinquantenne, che ha negato subito gli addebiti rigettando le pesanti accuse. E che ora dovrà affrontare un processo per violenza sessuale per aver - sempre secondo le contestazioni mosse a suo carico, tutte da dimostrare - “allungato le mani”.
I fatti risalgono al 2020. Come denunciato dalla donna - rappresentata dagli avvocati Alberto Scerbo e Alessandro Cervelli - la stessa si sarebbe trovata spiazzata. Invece di conoscere una leva spirituale che potesse guidarla per bypassare il momento di crisi, si sarebbe trovata in una situazione affatto prevista: dopo essere stata accompagnata dalla confidente nel luogo in cui il religioso riceveva, sarebbe stata lasciata sola per palesare allo stesso il suo dolore. E le sue preoccupazioni. Ma le cose non sarebbero andate come previsto.

Denunciare non è stato facile. La decisione è stata sofferta e non presa a cuore leggero. Da allora, dopo la presentazione della denuncia (che non è stata, come detto, immediata) si sono susseguiti numerosi rinvii per problemi di natura diversa. Fino alla fissazione nello scorso mese di maggio dell’udienza preliminare a carico del religioso. Ieri la discussione davanti al giudice per le udienze preliminari per il proscioglimento o il rinvio a giudizio. Ora il religioso è chiamato ad affrontare un processo per l’ipotesi di violenza sessuale.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione