Cassino
17.09.2025 - 07:46
Potrebbe presto mutare nome uno dei luoghi simbolo della città di Cassino: la villa comunale, oggi intitolata al “15 marzo 1944”, data che segna uno dei momenti più tragici della storia cittadina, ovvero il devastante bombardamento che rase al suolo la città durante il secondo conflitto mondiale. Una delibera di giunta, datata 8 settembre, propone ufficialmente agli organi competenti la modifica della denominazione in “Parco della Pace”.
Un’intenzione, forse più di una, che ha già innescato un vivace dibattito sui social, sollevando perplessità e critiche da parte di chi teme che il cambio possa significare una sorta di “cancellazione” di una data profondamente radicata nella memoria collettiva cassinate. Un timore legittimato anche dalla presenza, nel tessuto urbano, di altre intitolazioni simboliche come piazza XV Febbraio, dedicata al bombardamento dell’abbazia di Montecassino. Tuttavia, il sindaco - a poche ore dalla tanto attesa inaugurazione del rinnovato polmone verde cittadino - ha voluto chiarire la portata e le finalità dell’operazione toponomastica. Nessuna volontà di cancellazione o oblio, bensì un’operazione di valorizzazione della memoria, che prevede lo spostamento della denominazione “15 marzo 1944” su un’altra area della città, altrettanto significativa. Dunque, più che lasciarsi travolgere dalle polemiche ritiene opportuno guardare al valore simbolico e civico di ciò che si è realizzato. Il nuovo parco rappresenta un luogo di rinascita e di incontro, e “Parco della Pace” ne incarna perfettamente lo spirito. Nel contempo, la memoria del 15 marzo troverà spazio in un altro contesto . «È ancora alla commissione toponomastica - precisa il sindaco Enzo Salera - Parco della Pace è un segno di rinascita, nello stesso tempo non abbiamo voluto cancellare la memoria storica di Cassino e vorremmo dare la denominazione “XV marzo 1944” alla piazza antistante il monumento alle vittime civili (di fronte alle Poste) con un cartellone che rechi i cenni storici di che cosa è successo il 15 marzo del 1944 perché molti non lo sanno o l’hanno dimenticato, penso alle giovani generazioni. Per onorare le vittime civili, la memoria la “confermiamo” in quella zona, in un contesto che meglio si abbina perché c’è un monumento proprio alle vittime civili».
Una villa comunale che oggi avrà il suo taglio del nastro dopo diverse traversie. «La consegna era fissata per il 15 febbraio 2025, non è avvenuto nulla, un mese dopo ho convocato tutti (direttore dei lavori, rup e impresa) per capire perché gli interventi erano ancora in alto mare, dopodiché nessuno ha risposto e ho chiesto al dirigente dell’area tecnica di avviare la procedura della risoluzione in danno del contratto. A quel punto è stato nominato un nuovo direttore dei lavori e sono state accolte le nostre osservazioni. La nuova consegna doveva esserci il 2 giugno ma ci sono stati - certificati dalla Regione - 37 giorni di pioggia, per cui è slittato in avanti. I lavori sono completamente ultimati, manca una piantumazione che verrà fatta a ottobre. Da decenni si attendeva la riqualificazione della villa visto che è un’area particolarmente cara ai cittadini. Abbiamo anche ristrutturato il campetto di basket».
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