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L'analisi

Automotive, adesso servono risposte

Chiara la posizione del presidente di Unindustria Cassino Celletti: l’Europa è chiamata a rivedere le norme. Ha apprezzato l’impegno espresso dall’assessore Angelilli nel voler coinvolgere Governo e Regione: la strategia

stellantis

La crisi del settore automotive richiede risposte urgenti e interventi mirati a livello europeo. Ne è convinto Vittorio Celletti, presidente di Unindustria Cassino, che ha preso parte all’incontro in Regione dedicato alla crisi del comparto automotive. «Servono risposte urgenti. L’Europa riveda le norme che ignorano la realtà del mercato - ha ribadito Celletti - Le normative attuali non tengono conto della realtà industriale del nostro territorio e dell’intero mercato europeo». Un confronto definito «utile e costruttivo» da Celletti, che ha apprezzato l’impegno espresso dall’assessore Angelilli nel voler coinvolgere Governo e Regioni per una strategia condivisa anche in vista dei prossimi appuntamenti sull’argomento. Il sud Lazio, con lo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano e un vasto indotto industriale, è tra le aree più colpite dalla crisi legata all’automotive. «Le nostre aziende stanno vivendo un momento drammatico – sottolinea ancora Celletti – e la transizione verso l’elettrico, imposta con tempi irrealistici dall’Europa, rischia di aggravare ulteriormente la situazione. Unindustria, congiuntamente con Anfia – aggiunge Celletti – chiedono una revisione urgente delle normative europee sulle emissioni di Co2, sia per veicoli leggeri che pesanti; un piano di rinnovo della flotta circolante e la completa eliminazione delle sanzioni a carico dei produttori. Serve un impulso alla competitività dell’intera industria automobilistica e la tutela del “made in EU”, anche attraverso una normativa europea sul “local content” che protegga i fornitori dell’indotto».

Il presidente di Unindustria Cassino sottolinea come sia fondamentale garantire una coerenza tra legislazione europea e condizioni reali del mercato, con una revisione tempestiva delle norme che stanno mettendo in crisi il settore. «Unindustria continuerà a proporre soluzioni concrete per sostenere la filiera. È positivo – conclude Celletti – che la Regione Lazio abbia accolto la nostra proposta di convocare un tavolo tecnico specifico per la crisi dell’area automotive di Cassino, anche per definire le modalità di attuazione della legge regionale 46/2002 e discutere interventi per la difesa e il rilancio del comparto». Infine, Celletti guarda con interesse all’espansione del costruttore Dr in Molise e ora anche nel Lazio: «Una nuova opportunità che merita attenzione e condivisione tra tutti gli stakeholder per il mantenimento e lo sviluppo del settore». Si avvicina, intanto, il vertice al Mimit per Trasnova, Logitech e Teknoservice: fari puntati sul 30 settembre prossimo (inizialmente l’incontro era per il 16) una data importante per comprendere quale sarà la fine degli operai con il contratto in scadenza al 31 dicembre.

Proprio sulla vertenza Trasnova è intervenuto il vicesegretario di Azione, Ettore Rosato, in una interrogazione parlamentare al ministro Urso sulla vertenza. «Stellantis si faccia carico del futuro dei lavoratori» ha sottolineato Rosato. Che poi ha aggiunto: «La storia e il peculiare rapporto di esclusività fanno di Trasnova non un fornitore come tanti altri, ma un vero e proprio ramo aziendale di Stellantis, integrato nel suo core business e inserito nel suo processo produttivo. Ad oggi non è chiaro cosa accadrà dopo il 31 dicembre 2025, se sarà prorogata la collaborazione o se Stellantis intende riportare al proprio interno le attività di logistica svolte oggi da Trasnova. In questo caso - prosegue Rosato - è chiaro che si dovrà partire dall’assorbimento dei lavoratori che oggi lavorano in appalto. Ed è urgente che anche il Governo faccia la sua parte per assicurare la continuità lavorativa e garantire che Stellantis tuteli questi lavoratori» ha concluso.

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