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Cassino

Abitazione trasformata in una "centrale" per lo spaccio di droga. Pusher nei guai

Aveva allestito un vero e proprio bazar: trovata cocaina, crack e marijuana più seimila euro in contanti. La donna di 47 anni è stata arrestata dai carabinieri per spaccio. Un mercato florido che non conosce crisi

droga

Una vera e propria “centrale” dello spaccio, con droga abilmente occultata tra le mura domestiche, è stata smantellata dai Carabinieri della Compagnia di Cassino nella serata di venerdì 29 agosto. Protagonista della vicenda una donna di 47 anni, già nota alle forze dell’ordine, che aveva trasformato la propria abitazione in un centro di stoccaggio e smistamento di sostanze stupefacenti, traendo da tale attività un’ingente fonte di reddito illecito.

La ricostruzione
L’intervento, condotto dalla Sezione Radiomobile del Nor ha portato all’arresto in flagranza della donna per detenzione ai fini di spaccio di droga. Durante l’accurata perquisizione domiciliare, delegata dalla procura della Repubblica, i militari hanno rinvenuto consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti, meticolosamente occultati in vari angoli dell’abitazione, a conferma di un’attività strutturata e sistematica.

I quantitativi
Nel dettaglio, sono stati sequestrati: circa 90 grammi di cocaina, suddivisi in quattro bustine pronte per lo smercio; 50 grammi di crack, contenuti in un’unica confezione; circa un grammo di marijuana, suddiviso in due bustine; oltre 6.000 euro in contanti, in banconote di vario taglio, ritenuti provento dell’attività di spaccio. E ancora, tre bilancini digitali di precisione, 50 grammi di sostanza da taglio e diverso materiale per il confezionamento delle dosi. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.

La convalida
Al termine degli adempimenti di rito, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, la donna è stata accompagnata presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dinanzi al Giudice per le Indagini preliminari del tribunale di Cassino. Nella mattinata di lunedì primo settembre, all’esito dell’udienza, il Gip, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti dell’indagata la misura cautelare della custodia in carcere, in attesa di giudizio. L’operazione rappresenta un importante risultato investigativo, frutto del costante impegno dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, fenomeno che costituisce una delle principali minacce alla sicurezza del territorio e al benessere delle fasce più vulnerabili della popolazione. Grazie a un’attenta attività info-investigativa e all’impegno costante sul territorio, è stato dunque inferto un duro colpo alla rete dello spaccio locale, riaffermando la presenza dello Stato e la centralità della legalità nel tessuto sociale della città di Cassino.

Il fenomeno
Un mosaico di “centrali dello spaccio” di stupefacenti disseminate capillarmente sul territorio, veri e propri presìdi dello smercio attivi giorno e notte, garantiscono approvvigionamenti costanti a una clientela sempre più numerosa ed esigente. Si tratta di un fenomeno che, lontano dai riflettori, alimenta un’economia sommersa altamente redditizia e sfuggevole, strutturata con logiche quasi aziendali. Quello che emerge è un mercato illecito fluido e ben radicato, in cui le dinamiche di domanda e offerta seguono logiche precise. Un sistema parallelo che mina la coesione sociale e rappresenta una minaccia latente.

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