Cassino
26.08.2025 - 11:00
L'ingresso dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano
Lavoro, si riparte. Ma senza alcuna certezza. Stellantis ha dato comunicazione ieri dei giorni di rientro in fabbrica: da domani e fino al 2 settembre prossimo gli operai torneranno sulle linee. Si inizia proprio domani con il settore lastratura, poi giovedì 28 agosto riparte la verniciatura e martedì 2 settembre riprenderà il montaggio. Un rientro a singhiozzo, che lascia molte incertezze sullo sfondo. «Cassino riparte, ma restano forti incertezze sul futuro. Non è chiaro per quanto tempo dureranno le attività né quali siano le reali prospettive produttive per il sito cassinate. Ancora una volta si procede con decisioni unilaterali e senza un piano industriale chiaro e condiviso con le rappresentanze dei lavoratori» ha affermato Gennaro D’Avino, segretario provinciale della Uilm.
Urge un confronto
«Prendiamo atto della comunicazione da parte di Stellantis riguardo la ripartenza delle attività produttive nello stabilimento di Cassino. Tuttavia - puntualizza D’Avino - tale ripresa avviene ancora una volta in assenza di un confronto formale con la Direzione aziendale, che continuiamo a sollecitare da tempo. Riteniamo inaccettabile che in una fase così delicata, caratterizzata da lunghi periodi di fermo e da una crescente preoccupazione tra i lavoratori, l’azienda continui a sottrarsi al confronto. È urgente e necessario che Stellantis faccia chiarezza sugli investimenti previsti, sulle tempistiche produttive e sulle prospettive occupazionali per lo stabilimento di Cassino».
La crisi e le vertenze
La crisi continua a mordere e ad agosto - tra fermi produttivi e ferie - gli operai non sono stati sulle linee neppure un giorno. A luglio, solo 7 giorni. Un dato allarmante che si traduce in un potere d’acquisto per le famiglie ormai più che dimezzato. Una incertezza economica che si declina a sua volta in una forte contrazione nei consumi ma anche in una profonda sfiducia nel futuro: ecco perché molti giovani scelgono di lasciare il Cassinate, sperando di avere più possibilità all’estero.
«Il nostro impegno come sindacato resta quello di tutelare i lavoratori, chiedendo trasparenza, garanzie e il rispetto del ruolo delle rappresentanze sindacali. Cassino merita risposte concrete, non solo annunci - ha proseguito Gennaro D’Avino - Cassino riparte, ma non si conosce per quanto tempo. Non esiste ancora un piano industriale chiaro né una visione a lungo termine per la piena valorizzazione del sito e delle sue maestranze. E siamo ancora in attesa di un confronto concreto con la Direzione aziendale, lo ribadiamo, che continuiamo a sollecitare».
Non solo l’assenza di chiarezza su tempi e modelli della produzione Stellantis. A preoccupare sono anche le vertenze aperte: quelle di Transnova, Logitech e Teknoservice con l’incontro a Roma il 16 settembre. Ma ci sono anche quelle di Atlas e Iscott (in scadenza a fine settembre). Con i sindaci del territorio pronti a manifestare davanti al Mimit, se non dovessero arrivare risposte concrete, come annunciato durante la recente Consulta dei sindaci del Cassinate: quello che ci aspetta è davvero un lungo autunno caldo.
«Viste le ultime dichiarazioni della politica diciamo con forza: noi ci siamo. Le istituzioni non possono andare da sole né intervenire solo a riflettori accesi. Servono scelte condivise, responsabilità e un fronte comune per salvaguardare l’occupazione, la dignità del lavoro e il futuro industriale del territorio. La Uilm - ha rilanciato ancora il segretario provinciale D’Avino - continuerà a battersi per la difesa del lavoro, per la tutela della dignità dei lavoratori e per un confronto reale e costruttivo con Stellantis. Il territorio non può essere lasciato nell’ambiguità: servono chiarezza, investimenti e un piano credibile. Cassino merita rispetto».
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