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Economia

Microimprese. Avanzano i settantenni

Aumentano sempre di più i titolari di imprese individuali con almeno 70 anni. Nel Lazio un fenomeno in crescita con Frosinone particolarmente in evidenza

pc pixabay

L’Italia delle piccole imprese invecchia, seguendo il trend demografico del Paese. A giugno 2025, i titolari di imprese individuali con almeno 70 anni sono 314.824, pari al 10,7% del totale, in aumento di 24.496 unità rispetto al 2015, quando rappresentavano l’8,9%. Questo dato emerge da uno studio di Unioncamere-InfoCamere, basato sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di commercio, che evidenzia un incremento degli imprenditori over 70 in un contesto di contrazione generale: negli ultimi dieci anni, le imprese individuali sono diminuite di oltre 300.000 unità. Nel Lazio, il fenomeno è significativo, con dinamiche territoriali che variano tra le province, dove Frosinone si distingue per un aumento marcato degli imprenditori anziani.

Il Lazio
Nel Lazio, a giugno 2025, i titolari di imprese individuali over 70 sono 20.601, pari al 9% del totale dei titolari (229.965). Rispetto al 2015, si registra una diminuzione di 2.458 imprenditori anziani, ma il peso percentuale degli over 70 è cresciuto di 0,5 punti, segno di un invecchiamento relativo rispetto alla base imprenditoriale complessiva, che si è ridotta di 44.058 unità. Questo dato riflette una dinamica complessa: il Lazio, pur mostrando una flessione nel numero assoluto di titolari over 70, vede un aumento della loro incidenza percentuale, evidenziando una difficoltà nel ricambio generazionale, soprattutto nelle realtà più tradizionali. Il settore più colpito nel Lazio, come a livello nazionale, è l’agricoltura, dove il 28,3% dei titolari ha almeno 70 anni. Seguono comparti tradizionali come le attività estrattive (50,7%, su numeri contenuti) e la fornitura di energia (20,1%). Al contrario, settori innovativi come ICT (4,2%) e consulenza (4,9%) registrano percentuali di titolari anziani molto inferiori, segno che l’invecchiamento si concentra nelle microimprese familiari e meno dinamiche.

Frosinone
Tra le province laziali, Frosinone spicca per la crescita significativa degli imprenditori over 70. A giugno 2025, i titolari con almeno 70 anni nella provincia sono 2.408, pari al 10,5% del totale. Rispetto al 2015, si registra un incremento di 645 unità, con un aumento di 3,4 punti percentuali nel peso degli over 70 sul totale dei titolari. Questo dato posiziona Frosinone tra le province italiane con una delle variazioni più marcate, riflettendo una realtà territoriale dove le microimprese, spesso a conduzione familiare, faticano a trovare un ricambio generazionale. La struttura economica della provincia, caratterizzata da attività tradizionali come l’agricoltura e l’artigianato, accentua questa tendenza, con una forte presenza di imprenditori che continuano a gestire le proprie attività anche in età avanzata.

Province laziali a confronto
Le cinque province laziali presentano dinamiche diverse, che evidenziano una polarizzazione tra aree rurali e interne, dove l’invecchiamento è più pronunciato, e Roma, dove la presenza di over 70 è più contenuta. Con 10.200 titolari over 70 (6,8% del totale), Roma registra la percentuale più bassa tra le province laziali. Rispetto al 2015, il numero di imprenditori anziani è diminuito di 4.262 unità, con una flessione di 1 punto percentuale nel peso sul totale. La capitale, con una base imprenditoriale ampia e diversificata, mostra una maggiore dinamicità e una minore incidenza di titolari anziani, grazie a una forte presenza di settori innovativi e a una popolazione imprenditoriale più giovane. Viterbo si distingue per un’alta incidenza di titolari over 70, con 3.837 imprenditori (17,9% del totale), la percentuale più elevata del Lazio. Nel decennio 2015-2025, si registra un aumento di 230 titolari anziani, con una crescita di 3,1 punti percentuali. La vocazione agricola e rurale della provincia contribuisce a questa dinamica, con molte microimprese familiari che mancano di ricambio generazionale. Con 2.870 titolari over 70 (10,5% del totale), Latina mostra un aumento di 832 unità rispetto al 2015, con una crescita di 3,8 punti percentuali, la più alta tra le province laziali. Questo dato riflette una struttura economica simile a quella di Frosinone, con una forte presenza di attività tradizionali e una difficoltà di rinnovamento generazionale. Rieti conta 1.286 titolari over 70 (14,6% del totale), con un incremento di 97 unità e una crescita di 2,4 punti percentuali rispetto al 2015. La provincia, caratterizzata da un’economia rurale, segue il trend di invecchiamento delle aree interne, anche se con un impatto meno marcato rispetto a Viterbo. Come già evidenziato, Frosinone registra 2.408 titolari over 70 (10,5% del totale), con un incremento di 645 unità e una variazione di 3,4 punti percentuali. La provincia si colloca tra Latina e Viterbo per incidenza di over 70, ma è seconda solo a Latina per crescita percentuale. Il confronto tra le province laziali evidenzia una chiara polarizzazione. Da un lato, Roma si distingue per una minore incidenza di titolari over 70 (6,8%), grazie alla sua natura di grande centro urbano con un tessuto imprenditoriale più moderno e diversificato. Dall’altro, province come Viterbo (17,9%), Rieti (14,6%), Latina (10,5%) e Frosinone (10,5%) mostrano percentuali più alte, legate a una struttura economica più tradizionale e a una carenza di ricambio generazionale. Viterbo, in particolare, si avvicina alle province del Sud Italia con le percentuali più elevate, come Grosseto (18,7%) o Trapani (17,6%).
L’invecchiamento degli imprenditori nel Lazio, e in particolare a Frosinone, solleva interrogativi su come garantire la continuità delle microimprese. La mancanza di ricambio generazionale, soprattutto nelle aree rurali e nelle attività tradizionali, rappresenta una fragilità strutturale.

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