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Infezioni da West Nile. Formazione per i medici

Sempre più crescenti l’attenzione e il monitoraggio

Virus west nile

West Nile, l’Asl di Frosinone punta sulla formazione di medici e pediatri. La Asl di Frosinone fa sapere che «in collaborazione con l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, ha organizzato un evento formativo dedicato alla gestione clinica dei pazienti con infezione da West Nile virus». Virus che circola anche in provincia di Frosinone e che ieri ha provocato una seconda vittima, a un’anziana di Cassino. Il webinar per la formazione è «rivolto in particolare ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta». L’appuntamento è per oggi, dalle ore 13 alle 14, sulla piattaforma Microsoft Teams. «L’incontro - prosegue la nota dell’Asl - nasce dalla crescente attenzione verso il monitoraggio e la gestione delle infezioni da West Nile virus, con l’obiettivo di fornire strumenti aggiornati per la diagnosi, il trattamento e la sorveglianza clinica sul territorio».

Il programma dell’evento, dopo i saluti istituzionali e l’introduzione di Francesco Vairo del Seresmi Istituto Spallanzani, prevede a seguire gli interventi: “West Nile virus nel territorio della Asl Frosinone” con Giuseppe Di Luzio del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl di Frosinone, “La diagnosi di laboratorio” con Francesca Colavita del laboratorio di Virologia dello Spallanzani, “Casi clinici” con Cosmo Del Borgo dell’ospedale Santa Maria Goretti Latina, “La gestione clinica” con Emanuela Nicastri dello Spallanzani.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), agenzia dell’Unione Europea, in un documento sulla giornata mondiale delle zanzare, come pure nell’ultimo rapporto sulle minacce delle malattie trasmissibili, scrive: «Quest’anno, per la prima volta, sono state segnalate infezioni nelle province italiane di Latina e Frosinone e nel distretto di Sălaj in Romania. L’Europa ha registrato il numero più alto di casi di virus del Nilo occidentale degli ultimi tre anni. L’Ecdc prevede che le infezioni continueranno ad aumentare, raggiungendo probabilmente un picco stagionale in agosto o settembre». L’invito dell’ente, rivolto ai Paesi con scarsa esperienza perché non hanno mai affrontato queste malattie ad adottare misure efficaci per contrastarle. Peraltro, in Italia si concentra l’80% dei casi di tutta Europa. Nell’ultimo bollettino della Regione Lazio sono 6 i casi in Ciociaria e 182 in tutto il Lazio.

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