Frosinone
30.07.2025 - 11:28
Il cantiere del Brt
Doveva essere la riunione della svolta per il Bus Rapid Transit (BRT), ma il progetto resta in bilico, ancora a bagnomaria. Ieri sera, nella sala giunta del Comune di Frosinone, si è tenuto un confronto fiume, iniziato alle 18:20 e terminato alle 23:40, per discutere la variante del percorso dell’autobus elettrico a corsia preferenziale che collegherà piazzale De Matthaeis alla stazione ferroviaria. L’incontro, che ha visto la partecipazione di diversi consiglieri di maggioranza, non è stato risolutivo, lasciando aperti interrogativi e tensioni. Assenti, per motivi diversi, i consiglieri Sergio Crescenzi e Paolo Fanelli (Fratelli d’Italia), Sergio Verrelli (Lista per Frosinone), Dino Iannarilli (Lega), Marco Sordi (Vicano Sindaco per Frosinone) e Cinzia Fabrizi (Lista Ottaviani). Tra gli assessori, mancava solo Laura Vicano. Il clima, inizialmente cordiale e collaborativo, si è progressivamente surriscaldato, scivolando in un dibattito serrato su temi cruciali come il pagamento del primo stato di avanzamento lavori (SAL) e la qualità dell’asfalto su via Marittima. Il primo SAL, pari a 600.000 euro, versato alla ditta appaltatrice a fine 2024, ha acceso gli animi.
Il presidente del consiglio comunale, Massimiliano Tagliaferri, ha alzato i toni, chiedendo chiarimenti dettagliati e se siano state mosse contestazioni formali alla ditta, soprattutto riguardo all’asfalto di via Marittima, che si è più volte sfaldato, generando polemiche tra residenti e commercianti. Anche Fratelli d’Italia, con l’assessore Turriziani e il consigliere Carfagna, ha insistito sulla necessità di maggiore trasparenza, invitando il dirigente Giuseppe Viscogliosi a fornire documenti esaustivi per chiarire dubbi su percorso e lavori. La carenza di carte presentate ieri ha alimentato le critiche. Il dibattito si è infiammato e, a un certo punto, il sindaco Riccardo Mastrangeli ha lasciato la riunione.
Secondo alcuni avrebbe minacciato anche le dimissioni. Sul punto, però, il primo cittadino ha chiarito la sua posizione: «Ho abbandonato per impegni personali, non per altro – ha precisato Mastrangeli – Dimissioni? Mai nominate, non sono nei miei pensieri. Ho un programma da portare a termine e opere da completare, incluso il BRT». L'impressione è che l'amministrazione Mastrangeli voglia realizzare il BRT. Se non piacerà la variante proposta, c'è il progetto già appaltato che può essere messo a terra. Ma se ne tornerà a parlare. La riunione non ha chiarito quando se ne discuterà, ma il prossimo appuntamento sarà decisivo: i consiglieri esamineranno i documenti richiesti per fare luce su SAL e percorso. Intanto, il BRT resta un nodo irrisolto, tra aspettative di modernizzazione e tensioni politiche.
Tuttavia, le perplessità su tempi, costi e impatto viario restano. Il BRT, finanziato con fondi PNRR, è considerato strategico per la mobilità sostenibile, ma le proteste di commercianti e residenti, preoccupati per i disagi, continuano a pesare. Intanto, c’è attesa per il Consiglio di domani. La riunione di ieri sera riverbererà le sue tensioni anche nella seduta sugli assestamenti di bilancio? Domani la verità.
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