Spazio satira
Cassino
16.07.2025 - 06:37
Ancora una truffa agli anziani sventata grazie alla polizia della Sottosezione A1 di Cassino. Un impegno senza sosta. Gli agenti cassinati, infatti, nello scorso weekend sono riusciti a mettere le mani su oro e soldi sottratti a una anziana della provincia dell’Aquila. A “tradire” uno dei lestofanti è stata una fede al mignolo, troppo piccola per le mani dell’uomo.
Nei giorni scorsi personale in servizio ha infatti proceduto al controllo al casello autostradale di Cassino, di una Fiat Panda proveniente dalla Sora-Cassino.
Il comportamento sospetto dei due occupanti induceva i poliziotti a procedere a una meticolosa perquisizione veicolare e personale. L’intuizione rivelatasi giusta, consentiva di rinvenire all’interno di un fazzoletto nascosto sotto il sedile lato passeggero numerosi monili in oro nonché denaro contante. La successiva attività d’indagine permetteva di scoprire l’ennesima truffa ai danni di anziani avvenuta questa volta a Celano, n provincia dell’Aquila. Al termine degli accertamenti gli uomini venivano segnalati all’autorità Giudiziaria competente. Il giorno successivo la stessa Fiat Panda veniva nuovamente segnalata nel territorio di Celano, pertanto venivano intensificati i controlli in direzione sud, tanto che nel primo pomeriggio veniva intercettata sulla carreggiata sud dell’autostrada A1, questa volta proveniente da Roma, dopo che il suo conducente aveva effettuato un rifornimento presso l’area di servizio Prenestina senza pagare. Alla guida del mezzo, gli agenti della Sottosezione di Cassino riconoscevano uno dei due soggetti fermati il giorno precedente, ma questa volta con un nuovo passeggero.
Anche in questo caso dopo aver effettuato una perquisizione gli agenti rinvenivano monili d’oro, frutto di una nuova truffa consumata ancora nel territorio di Celano ai danni sempre di un’anziana signora. Non sfuggiva loro, neanche una fede nuziale, troppo piccola per il dito dell’uomo che la indossava al mignolo della mano. Inoltre il conducente della Fiat Panda risultava, altresì, destinatario di un ordine di carcerazione appena inserito dalla Questura di Firenze. I due uomini venivano tratti in arresto e condotti in carcere come disposto dall’autorità giudiziaria. Il gip ha accolto le richieste della procura della Repubblica del Tribunale di Cassino di convalida degli arresti e di adozione di misura cautelare nei confronti degli indagati. «La polizia di Stato rinnova l’invito a porre attenzione su queste modalità di truffa, diffidando sempre dal credere a chiunque chieda loro la consegna di gioielli o denaro» hanno ribadito gli agenti.
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