Spazio satira
Cassino
14.07.2025 - 07:00
A nove mesi dalla sua scomparsa, le indagini su Franco Vettese non si fermano. Recenti i sorvoli eseguiti con alcuni droni nell’area in cui il pensionato di Cassino ha lasciato le sue ultime tracce. A marzo scorso era stata una squadra specializzata dei vigili del fuoco di Milano a eseguire rilievi particolari in un’area specifica nella zona di Montecassino. Un perimetro ben definito, indicato dalle ultime tracce legate al suo passaggio in una zona ai piedi dell’abbazia. Le indagini non hanno mai subito battute d’arresto. E anche le ricerche vanno avanti serrate, tra ispezioni dall’alto - con l’uso appunto di droni - e battute di squadre da terra.
La scomparsa
Il settantasettenne di Cassino, sparisce nel nulla lo scorso 7 ottobre. Le celle telefoniche avrebbero agganciato una zona di Montecassino, così come indicato dai familiari. Ma dopo l’ultimo contatto telefonico, Franco è nuovamente stato inghiottito dal nulla. L’ultima traccia dell’ex dipendente della Telecom risale infatti al giorno successivo all’allontanamento, quando con una brevissima telefonata Franco contatta il cognato chiedendo acqua e medicine, asserendo di essere diretto a casa dei suoceri, dove non arriverà mai. Le indagini e le ricerche coordinate dalla Procura vanno avanti senza sosta per non tralasciare nulla. Anche le farmacie della zona sono finite subito sotto la lente degli inquirenti, così come gli uffici postali. Diversi gli appelli anche a “Chi l’ha visto?”. Ma da allora neppure un segno né una traccia.
Le ispezioni
I sopralluoghi - tantissimi - sono stati condotti laddove le celle telefoniche avevano “tracciato” una rotta, partendo dalla zona di Montecassino sin dai primi momenti successivi alla scomparsa. Il giorno successivo, poi, ricerche dall’alto anche con gli elicotteri per non lasciare nulla al caso. Ai carabinieri della Compagnia di Cassino - coordinati dal pm Alfredo Mattei - si sono affiancate pure le altre forze dell’ordine, oltre a un numero imprecisato di cittadini e volontari di protezione civile: una vera task force in azione. Chiamati in campo le unità dei vigili del fuoco (squadre da terra) con gli operatori Tas (Topografia applicata al soccorso), Sapr (Sistema aeromobile a pilotaggio remoto) e diverse unità cinofile oltre al soccorso alpino. Così come l’attenzione è stata rivolta pure agli uffici postali per verificare eventuali prelievi. E alle stazioni di autobus e treni: il pensionato, infatti, potrebbe essere salito su un mezzo senza avere memoria della sua identità. Ricerche sempre attive come pure vertici in procura per cercare di gettare una luce su mistero di Franco. Un mistero che a distanza di nove mesi è ancora fitto. Dopo verifiche ad ampio spettro, è stata battuta anche una zona impervia, difficile da raggiungere subito dopo la scomparsa. Non solo. Mentre si procede con le verifiche dall’alto e da terra, non viene tralasciata neppure l’attività volta a monitorare schede telefoniche e carte di credito. Al momento -purtroppo - senza risposte positive, mentre si attende la relazione degli ultimi sopralluoghi, in grado di tracciare una nuova rotta, o approfondire quella già indicata.
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