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L'ispezione

Soffitto crollato da Essenza: «Avevamo segnalato macchie di umidità»

La “Essenza Srl” ha informato la Procura di aver avvisato i proprietari dell’immobile: «Poi solo interventi minimi»

Soffitto crollato da Essenza: «Avevamo segnalato macchie di umidità»

Da ieri mattina l’indagine per risalire alle cause del cedimento strutturale nel Ristorante Essenza di Terracina è entrata nel vivo con l’ispezione sul posto del pubblico ministero Giuseppe Miliano e dei consulenti tecnici nominati dalla Procura di Latina, dai gestori dell’attività e dai famigliari di Mara Severin, la sommelier di 31 anni deceduta lunedì sera all’ospedale Fiorini in seguito alle gravi ferite riportate dopo il crollo del solaio che aveva fatto registrare anche sette feriti. Com’è noto la famiglia Severin è assistita dagli avvocati Luigi e Gaetano Marino mentre la Essenza Srl, è emerso ieri, sarà rappresentata dall’avvocato Luca Giudetti. La stessa società che ha preso in gestione il ristorante ha già informato la Procura che a maggio scorso aveva segnalato alla proprietà dell’immobile «la presenza di macchie di umidità sul soffitto - ha dichiarato l’amministratore - In seguito sono stati effettuati soltanto degli interventi minimi».

E sono proprio questi lavori recenti effettuati il mese scorso per “tamponare” le infiltrazioni d’acqua ad essere finiti, insieme alla proprietà e alla ditta che li ha eseguiti, sotto la lente della Procura e in grande risalto nell’agenda del personale del Commissariato di Terracina che sta portando avanti le indagini sul campo sempre a stretto contatto con il distaccamento locale dei vigili del fuoco.

Del resto anche alcuni dei clienti presenti nel ristorante la sera di lunedì - tra i quali alcuni dei feriti più lievi - avevano testimoniato di aver udito degli scricchiolii sinistri e di aver visto cadere gocce d’acqua e polvere di gesso dalla copertura. Come avevano aggiunto che la stessa Mara Severin, quando si era resa conto che qualcosa non andava, si era subito prodigata per far uscire tutti i clienti che in quel momento sedevano all’interno: un gesto eroico che le ha consentito di mettere in salvo diverse persone prima di finire seppellita dalle macerie. Oggi verrà eseguita l’autopsia sulla salma dal medico legale Alessandro Mariani.

Chi indaga sta valutando attentamente i materiali utilizzati - alcuni sono stati recuperati nel sopralluogo di ieri e portati via - e le modifiche apportate all’interno per ampliare gli spazi. Se si sia intervenuti, quindi, eliminando dei sostegni portanti indebolendo l’intera struttura. In questo senso la conferma che uno “stravolgimento” interno deve essere avvenuto realmente si ritroverebbe pure in un video pubblicato sui social dalla gestione precedente alla “Essenza Srl”, quando il locale si chiamava “Blanc - cocktails & bistrot”: ad accompagnare il video che mostra i lavori in corso e come era molto diversa la struttura c’è un messaggio che, dopo la tragedia, fa riflettere non poco: «La creatività è sommare due più due ottenendo cinque».

Nel frattempo, oltre ai sigilli di sequestro e alle transenne mobili gialle posizionate mercoledì dagli operai comunali l’intera area, da ieri, è stata circoscritta anche da transenne da cantiere molto più alte e munite di reticolato rosso plastificato. Un’ulteriore precauzione di sicurezza per evitare l’intrusione dei curiosi e i tentativi di sciacallaggio con obiettivo le bottiglie di vino, anche pregiate, rimaste intatte sugli scaffali. Per questo motivo anche la Polizia Locale ha aumentato i controlli nella zona.

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