Spazio satira
Cassino
09.07.2025 - 09:00
Madre coraggio denuncia il figlio per salvarlo dalla droga. Nelle scorse ore la polizia di Stato del Commissariato di Cassino ha tratto in arresto, su disposizione del gip, un ventenne della città martire chiamato ora a rispondere di minaccia, maltrattamenti, rapina ed estorsione nei confronti della madre con la quale viveva.
Una scelta oltremodo difficile, quella di denunciare il proprio figlio per strapparlo all’abisso della tossicodipendenza. Da diversi anni, infatti, la donna ha cercato con tutta se stessa di superare i momenti difficili e le rotture che facevano capolino tra una richiesta di soldi e l’altra, liti furenti e dominate da violenza e da una profonda rabbia. Continue le richieste di denaro, che l’avrebbero relegata al ruolo di “bancomat” per una dipendenza dalla quale da soli non è facile uscire. A ogni “no” l’ira diventava più feroce e il dolore più intenso.
In uno degli episodi finiti sotto la lente degli inquirenti, il ragazzo l’avrebbe morsa a una mano per farsi consegnare le chiavi dell’auto, con cui uscire a cercare - purtroppo - non solo gli amici. In un altro, le avrebbe anche sottratto il cellulare. Liti continue e tentativi costanti di arginare l’escalation di minacce, violenze verbali e dolore. Fino a un ultimo recente grave episodio, una terribile lite avvenuta in auto. La donna, che dal 2018 ha continuato a lottare silenziosamente stando accanto al figlio per strapparlo alla dipendenza, di recente ha deciso di imboccare una strada difficile, ma l’unica percorribile: la denuncia, un vero atto di coraggio. Forse l’unico in grado di salvare il ragazzo.
Gli agenti del Commissariato di Cassino hanno raccolto tutti gli elementi investigativi necessari, condivisi dalla magistratura del palazzo di Giustizia di piazza Labriola, che hanno poi sostanziato l’ordinanza a carico del ventenne trasferito l’altra sera in carcere. Il giovane, assistito dall’avvocato Antonella Germani, verrà sottoposto a interrogatorio di garanzia domani mattina.
Un gesto dirompente, quello posto in essere dalla madre del ventenne di Cassino, che fa il paio con l’impegno delle mamme-coraggio che a Pontecorvo - ormai diversi anni fa - decisero di rompere il silenzio denunciando i loro figli affinché fossero salvati dalla tossicodipendenza. Permettendo così, allo stesso tempo, di bloccare anche gli spacciatori, coetanei dei ragazzi.
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