Crollo al ristorante Essenza
09.07.2025 - 08:00
Il giorno dopo la città è ancora incredula davanti a quelle macerie e a quei detriti. Residenti e turisti, soprattutto quelli che non erano presenti lunedì sera subito dopo il crollo del solaio del rinomato ristorante Essenza, osservano allibiti lo scenario apocalittico che regna all’incrocio tra via Cavour e via Tripoli. E il pensiero di tutti va a Mara Severin, la trentunenne sommelier di Sabaudia che è rimasta vittima del cedimento strutturale nonostante i tentativi di salvarla messi in atto dal personale dell’ospedale “Fiorini”. Dei sette feriti estratti dai vigili del fuoco mentre erano sepolti dai detriti (diversi gli intossicati dalle polveri che hanno invaso il ristorante), sei sono tornati a casa ieri e solo una signora è ancora sotto osservazione.
Nello staff che lavora con lo chef e gestore Simone Nardoni c’è anche un giovane della provincia di Frosinone. Ventuno anni, residente a Sora, si è diplomato all’istituto alberghiero di Fiuggi e lavora da Essenza da un anno. Fortunatamente non ha avuto conseguenze nel crollo del soffitto.
L’intera area è delimitata dai sigilli e presidiata dagli agenti del Commissariato con il supporto della Polizia Locale. La Procura di Latina ha aperto un’indagine, di cui si occuperà il pubblico ministero Giuseppe Miliano, per omicidio colposo e lesioni gravissime. Oggi sarà affidato l’incarico al medico legale Alessandro Mariani e nei prossimi giorni si svolgerà l’autopsia sulla salma di Mara. Al momento non ci sono indagati ma sotto la lente della Procura sono finiti alcuni lavori di ristrutturazione che vennero effettuati a gennaio come quelli più recenti che hanno interessato le guaine della copertura per delle infiltrazioni d’acqua. Secondo alcune testimonianze, prima del cedimento strutturale si sarebbero avvertiti degli scricchiolii che non lasciavano presagire nulla di buono. La stessa Mara Severin avrebbe avuto il sentore che qualcosa non andava: pochi attimi prima del crollo, stando al racconto dei feriti meno gravi, aveva invitato i clienti a lasciare subito il locale. Per questo il suo corpo è stato trovato dai soccorritori a pochi passi dall’entrata principale.
Lo chef e titolare di “Essenza”, Simone Nardoni, ha comunicato agli organi di informazione la propria intenzione di non rilasciare dichiarazioni su quanto avvenuto. Numerose le reazioni dopo la tragedia, a partire da quelle diffuse sui social: «Inaccettabile» viene definito quanto avvenuto. Il cordoglio per la scomparsa di Mara è unanime. L’amministrazione comunale di Sabaudia si è stretta attorno alla famiglia della sommelier e vicinanza ai Severin è stata espressa da quella di Terracina: «Tutta la città piange la scomparsa di Mara, una giovane che ha perso la vita mentre regalava sorrisi con il lavoro che amava fare – ha dichiarato il sindaco Francesco Giannetti – Era apprezzata da tutti per la sua straordinaria professionalità, la sua cortesia e la sua disponibilità. Questo è il momento del dolore».
Anche il mondo della ristorazione non ha fatto mancare il proprio abbraccio, come l’Associazione Ristoranti di Fondi: «Ci uniamo a tutte le persone che hanno avuto il privilegio di conoscere e lavorare con Mara, una professionista esemplare. La sua passione, dedizione e competenza hanno lasciato un segno indelebile nel settore, arricchendo l’esperienza di chiunque avesse la fortuna di essere accolto da lei. Riconosciamo il grande impatto che Mara ha avuto sulle vite di molti e come la sua perdita rappresenti una ferita profonda non solo per la sua famiglia, ma per tutta la comunità della ristorazione. Insieme possiamo onorare la sua memoria continuando a perseguire l’eccellenza nella ristorazione che lei ha incarnato».
Nicola Procaccini, europarlamentare di Fratelli d’Italia e già sindaco di Terracina, ha dichiarato: «Sono profondamente scosso e addolorato per la tragedia avvenuta a Terracina. Ho appreso la notizia mentre sono a Strasburgo ed esprimo il mio più sentito cordoglio alle famiglie delle vittime coinvolte in questo drammatico evento, soprattutto ai familiari di Mara Severin, e la mia piena vicinanza a chi in queste ore sta lottando in ospedale. Ringrazio i vigili del fuoco, la Protezione Civile, le forze dell’ordine e il personale sanitario e tutti i soccorritori che stanno lavorando con abnegazione e sono vicino al sindaco Francesco Giannetti.
Il mio pensiero va alle persone colpite, alle loro famiglie e alla necessità di fornire tutto il supporto possibile».
Colpita dalla tragedia anche l’assessore regionale Elena Palazzo: «Quello che è accaduto è sconvolgente. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza alla famiglia della sfortunata Mara Severin. Grazie di cuore ai soccorritori che con coraggio hanno tratto in salvo chi era rimasto sotto le macerie».
Non è mancato un intervento del vescovo Mariano Crociata: «Proviamo grande dispiacere per le persone coinvolte nel crollo. Al momento non si può dire nulla sulle cause, su questo aspettiamo le indagini degli uffici competenti. Certo, è all’ordine del giorno il tema dell’attenzione, della cura e della manutenzione degli edifici e dei luoghi di lavoro».
In serata è arrivata una proposta rivolta al sindaco Giannetti da parte di Pierpaolo Chiumera, capogruppo del Partito Democratico di Terracina: «Morire a trentuno anni mentre si lavora è un’ingiustizia inaccettabile che colpisce e interroga la coscienza di tutti. Nonostante Mara non fosse residente a Terracina, la sua morte ha profondamente colpito la nostra comunità, che oggi si stringe al dolore dei familiari, dei colleghi e degli amici. Chiediamo di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei suoi funerali».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione