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Cassino

Nocione: veleni interrati, ultimi step per la bonifica del sito

Entro lunedì la pubblicazione della determina di approvazione del progetto: la road map. Tra agosto e settembre l’indizione della gara e a novembre l’apertura dei cantieri: date e tappe

Nocione: veleni interrati, ultimi step per la bonifica del sito

I veleni interrati a Nocione

Nocione, ultimi step. In questo fine settimana l’attesa determina di approvazione del progetto esecutivo che sblocca gli ultimi passaggi necessari all’iter per la bonifica del sito dei veleni interrati sarà pubblicata. Ora si passa davvero alla fase operativa. «La prossima settimana verrà inviato tutto in Regione per avere l’autorizzazione relativa all’impegno dei fondi stanziati per la bonifica. Appena ci sarà l’ok per l’autorizzazione, verrà indetta la gara. Nel frattempo gli uffici lavoreranno per la gara» ha spiegato Riccardo Consales, consigliere di maggioranza afferente alla lista “Salera Sindaco”, che ha sempre seguito da vicino l’iter per disseppelire i veleni interrati.

La questione legata alla bonifica di Nocione è stata sollevata nell’ultima assise comunale dal consigliere Carmine Di Mambro. «Il Consiglio di Cassino ha riacceso i riflettori, tra le altre cose, su una delle ferite più profonde del territorio: l’area di Nocione, discarica abusiva e fonte di crescenti preoccupazioni per la salute pubblica» ha detto Di Mambro, da sempre in prima linea per tutte le tematiche ambientali. E che ha rotto gli indugi chiedendo in assise chiarezza e un cronoprogramma certo sulle attività di bonifica. «Ho atteso un anno intero dall’insediamento di questa amministrazione - ha dichiarato Di Mambro al termine della seduta - un anno in cui di Nocione non si è mai parlato in quest’aula. Con l’interrogazione presentata ho voluto dare voce alle preoccupazioni di tanti concittadini».

L’assessore all’ambiente Pierluigi Pontone, chiamato in causa dall’interrogazione, ha fornito alcune rassicurazioni indicando che nel giro di pochi mesi, al massimo entro il mese di novembre, si dovrebbe finalmente avviare la bonifica definitiva dell’area. «Una notizia accolta con cauto ottimismo, ma anche con scetticismo - ha detto Di Mambro - Vogliamo essere ottimisti e sperare che entro novembre si faccia finalmente tutto il necessario per mettere in sicurezza Nocione. Ma, stando a questo primo anno di consiliatura e considerando la complessità dell’intervento, appare una promessa non realizzabile nei tempi indicati. E troppo tempo è già stato perso». L’interrogazione di Di Mambro ha ripercorso le tappe di una vicenda complessa, ricordando come già dal 15 aprile 2021 fossero state avviate le prime attività di monitoraggio e indagini geofisiche. Un percorso che è rimasto a lungo bloccato in attesa di un’autorizzazione.
Oltre alla bonifica, Di Mambro ha puntato il dito sui fenomeni collaterali che continuano a interessare l’area: i numerosi incendi e il pascolo abusivo, entrambi rischi gravi per la salute e l’ambiente. «Chiediamo all’amministrazione quali azioni immediate e mirate intenda mettere in atto per contrastare questi fenomeni» ha incalzato il consigliere, sottolineando la necessità di risposte concrete.

l passi successivi
Le risposte non tardano ad arrivare. In queste ore è prevista la pubblicazione della determina di approvazione del progetto esecutivo. Dunque lunedì, dopo un lungo tira e molla soprattutto su aspetti autorizzativi e tecnici, si arriva a dama. Ed è stato fissato l’atteso cronoprogramma dell’ultima fase (la più importante) che accompagna la difficile vicenda legata a Nocione, cominciata agli inizi degli anni 90, quando in quell’area vennero interrati rifiuti inquinanti. Terminata questa fase, si procederà con la gara per l’affidamento dei lavori di bonifica veri e propri: tra agosto e settembre l’indizione di gara attraverso la Stazione unica appaltante. I tempi tecnici per una gara del genere - ricordiamo che l’opera pesa due milioni di euro - sono di circa tre mesi. Ecco perché l’assessore all’ambiente in risposta a Di Mambro ha indicato l’apertura del cantiere almeno nel mese di novembre.

Il 2025 sarà, comunque, un anno cruciale sia per una delle questioni ambientali che da decenni sta occupando in prima linea associazioni e attivisti del territorio. L’obiettivo è che si possa giungere al più presto alla bonifica. Ma Nocione non è l’unico “fronte caldo”: per l’ex Marini, dopo vari incontri è stato fatto un avanzamento, procedendo con la ripresa delle attività per completare le analisi della messa in sicurezza. Dovrà essere rimodulato il progetto e dopo l’approvazione definitiva in conferenza di servizi con tutti gli enti, si potrà procedere.

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