29.06.2025 - 08:34
Il tribunale di Frosinone
Avrebbero costretto un’impresa edile ad abbandonare i lavori ricevuti in appalto dal Comune di Ferentino, su un immobile in via Forma Coperta. Due anni fa sono finite nei guai sei persone, cinque delle quali rinviate a giudizio il prossimo ottobre, mentre nei giorni scorsi è arrivata l’assoluzione per uno degli indagati che doveva rispondere di favoreggiamento. Aveva scelto l’abbreviato tramite il suo legale Antonio Ceccani.
Accusati di estorsione due donne e un uomo, F.S. settantaquattrenne residente a Frosinone, P.C., trentunenne e un trentacinquenne E.D.S, residenti a Ferentino e altre tre persone di favoreggiamento, A.M.V., cinquantaquattrenne, una trentunenne, I.R. e un trentunenne A.Z. residenti nella città gigliata. Per quest’ultimo, dunque, l’assoluzione.
A novembre 2022, sempre stando alle accuse, i tre si sarebbero presentati sul cantiere dove erano iniziati da pochi giorni gli interventi, intimando agli operai e al direttore di interrompere immediatamente i lavori, cacciandoli definitivamente dal cantiere. La ditta, infatti, per paura di ripercussioni sulle opere, sui macchinari e sugli operai, ha così rinunciato a proseguire l’opera. Gli altri indagati sono stati, invecem accusati di favoreggiamento. Avrebbero aiutato gli altri tre ad avere informazioni, in tempo reale, dell’eventuale presenza degli operai e dell’evolversi del cantiere. Con la loro presenza cercavano di rimarcare il controllo del territorio,
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